01/01/2013 - 01:00

UE: inchiesta antidumping sugli esportatori cinesi di panelli solari

L'UE ha avviato un inchiesta antidumping per sapere se le società cinesi hanno esportato panelli solari a prezzi inferiori al valore di mercato.
L'inchiesta é partita dopo che un'associazione industriale europea si é lamentata che i panelli solari cinesi e le loro componenti principali sono entrati sul mercato europeo a prezzi inferiori al valore del mercato, nel tentativo di guadagnare quote di mercato, un aprassi nota come dumping. Il gruppo dei lamentatori é composto da membri che arrivano dalla Germania, Italia e molti altri paesi europei. Cina, il più grande produttore al mondo di panelli solari, rappresenta circa i 2/3 della produzione mondiale e ha esportato panelli solari e relativi componenti chiave nel valore di 21 miliardi di euro verso i 27 paesi membri del blocco nel 2011, circa il 60% di tutte le esportazioni cinesi del prodotto, secondo la dichiarazione UE. L'industria manifatturiera cinese del solare ha negato questa accusa, attribuendo i costi bassi dei panelli solari ad un periodo di transizione radicale attraverso il quale sta passando l'industria solare.
 
L'indagine europea dovrebbe durare sui 15 mesi, ma nel frattempo Bruxelles potrebbe imporre temporanee tariffe punitive sui prodoti cinesi, entro i nove mesi, se vi saranno prove sufficienti a provare il dumping. I governi europei dovranno allora decidere su come procedere entro la fine dell'anno prossimo. Gli Stati Uniti hanno imposto dei dazzi sulle importazioni di panelli solari dalla Cina ancora a maggio, dopo che una simile iniziativa é stata avviata da una associazione industriale americana. L'industria solare cinese si é espansa rapidamente in mezzo alle più redditizie esportazioni verso l'Europa e gli Stati Uniti, ma ora é di fronte a un eccesso di capacità critica in quanto i mercati di esportazione sono diminuiti e la domanda interna rimane insufficiente.
 
Fonte:     EnergyMarketPrice
Vesna Tomasevic
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