01/01/2013 - 01:00

Trivellazioni in mare: approvata riforma codice ambientale

Il Consiglio dei Ministri su proposta del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha approvato lo schema di decreto di riforma del codice ambientale in cui sono inserite una serie di norme che riformano il sistema delle autorizzazioni per la ricerca e l'estrazione degli idrocarburi.
È stato infatti introdotto il divieto assoluto di ricerca, prospezione ed estrazione di idrocarburi sia all'intero delle aree marine e costiere protette che per una fascia di mare di 12 miglia attorno al perimetro esterno delle stesse; sono state inoltre vietate le attività di ricerca ed estrazione di petrolio all'interno di una fascia marina larga 5 miglia lungo l'intero perimetro costiero nazionale.
Tutte le attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi al di fuori di queste aree saranno comunque sottoposte a Valutazione di Impatto Ambientale.

La norma adottata dal Consiglio dei Ministri si applica anche ai procedimenti autorizzativi in corso.
Il Ministro Prestigiacomo ha affermato "Abbiamo inserito norme chiare a difesa del nostro mare e dei nostri gioielli naturalistici colmando una opacità legislativa che nel recente passato ha suscitato timori nelle comunità locali di zone che attorno alle riserve marine stanno costruendo un modello di sviluppo basato sulla valorizzazione dei beni ambientali. L'impegno del Governo a difesa dei propri "giacimenti naturali" è pieno. Lo sviluppo delle attività produttive è altresì sostenuto in un ambito di regole chiare che pongono in primo piano la tutela ambientale".
Lisa Zillio
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