16/10/2012 - 19:21

Tre nuove sfide per accelerare lo sviluppo sostenibile

Unilever, una delle più grandi aziende mondiali di beni di largo consumo, nel marzo 2012, ha lanciato una piattaforma online dal nome "Open Innovation" per offrire ad esperti di vario titolo l'opportunità di proporre all'azienda nuove soluzioni che le permettano di raggiungere l'obiettivo di raddoppiare il suo business dimezzando allo stesso tempo l' impatto ambientale entro il 2020.
Nei primi sei mesi, l'azienda ha ricevuto oltre 1000 proposte, che spaziano da soluzioni tecniche ad idee per nuovi prodotti. Ed oggi, alla luce del successo della piattaforma, Unilever ha deciso di proporre altri tre progetti per i quali il proprio reparto di Ricerca e Sviluppo sta cercando know-how esterno. L'Azienda si augura di ricevere una risposta simile a quella seguita all'annuncio dei primi dieci open innovation "wants" all'inizio dell'anno. "Siamo rimasti particolarmente colpiti dalla qualità, dall'originalità, ed dall'ingegnosità delle proposte che abbiamo ricevuto in soli sei mesi" ha dichiarato Jon Hague, VP Open Innovation Unilever. "Da sempre collaboriamo con partner esterni per sviluppare nuove tecnologie perché siamo consapevoli della forza e della profondità del talento innovativo che si trova anche al di fuori di Unilever. Ma questa è la prima volta che apriamo i nostri progetti di ricerca ad una platea così ampia, è davvero fantastico essere riusciti ad inserirci in una nuova comunità ricca di creatività che condivide la nostra passione per l'innovazione sostenibile e la voglia di creare un futuro migliore per i consumatori e l'ambiente."

In seguito alla pubblicazione dei suoi primi "wants" lo scorso Marzo, Unilever ha già iniziato a collaborare con molte aziende. Le sfide proposte cercano soluzioni che spazino dalle tecnologie per rendere più sostenibili i pack, ai prodotti per il bucato che offrono gli stessi risultati di pulizia con minor impiego d'acqua e a temperature più basse. I tre nuovi "wants" lanciati da Unilever riguardano progetti d'innovazione in due delle sue categorie globali, Homecare e Refreshments, per individuare:

 
 
•           Nuove tecnologie che eliminino i residui di grasso lasciati sugli indumenti e le superfici difficili in maniera efficace, inodore e rispettosa dell'ambiente. La soluzione potrebbe essere un nuovo ingrediente da inserire nella formulazione di un detergente o un pre-trattamento.

•           Nuove tecnologie che permettano di ridurre del 30% la quantità di zucchero nei tè istantanei, senza comprometterne il gusto ed il sapore.

•           Nuove tecnologie che permettano di stabilizzare il colore naturale rosso, per utilizzarlo nei prodotti a base di frutta e latte. La soluzione deve mantenere la stabilità del colore fino alla data di scadenza e deve essere idrosolubile.

Tutte le idee proposte per i 13 wants saranno valutate da Yet2.com, una società di consulenza esperta nella valutazione dei progetti d'innovazione, prima di raggiungere il team Open Innovation di Unilever. Il reparto Ricerca e Sviluppo di Unilever è formato da più di 6.000 professionisti, sei centri strategici globali e 31 centri di sviluppo maggiore. Nel 2011, gli investimenti in Ricerca e Sviluppo sono stati di circa 1 miliardo di euro. Dalla creazione dell'Unilever's Open Innovation team nel 2009, il numero di progetti di ricerca che hanno coinvolto collaboratori esterni è cresciuto dal 25% al 60%. Per maggiori informazioni sulla piattaforma Open Innovation e i suoi progetti.
Vesna Tomasevic
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