11/10/2016 - 22:36

Terremoto: nel decreto del governo anche 35 mln per le imprese agricole danneggiate. Soddisfatta la Cia

Un piano di misure specifiche a sostegno del settore agricolo e agroalimentare.
E' quanto contiene il decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri che contiene tutti gli interventi necessari alla ricostruzione e alla ripresa economica delle zone colpite dal terremoto del 24 agosto scorso. Ma vediamo nel dettaglio le azioni contenute nel testo e destinate ai settori agricolo ed agroalimentare.
 
Indennizzo dei danni ai bene immobili e mobili fino al 100%. È previsto fino al 100% dell'indennizzo dei costi per la riparazione, il ripristino o la ricostruzione degli immobili ad uso produttivo agricolo, distrutti o danneggiati, comprese le abitazioni degli agricoltori. E' previsto l'indennizzo per i gravi danni a scorte e beni mobili strumentali anche alle attività produttive agricole.
 
Trentacinque milioni per il sostegno alle imprese danneggiate. Il decreto stanzia 35 milioni di euro per l'anno 2016 in favore delle regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche, per la concessione di agevolazioni, nella forma del contributo in conto interessi alle imprese danneggiate dal sisma, che hanno subito danni per effetto del sisma. Queste risorse possono essere utilizzate anche per agevolazioni alle imprese che realizzino investimenti produttivi nei territori danneggiati dal sisma.
 
Piano strategico per il rilancio con oltre 220 milioni di euro. Guardando oltre alla fase di ripristino e ricostruzione, viene previsto che le regioni interessate d'intesa con il ministero delle Politiche agricole predispongano un piano strategico per il rilancio del settore agricolo e agroindustriale e per la promozione e commercializzazione dei prodotti. Le risorse necessarie saranno rese disponibili attraverso il totale finanziamento nazionale dei PSR regionali per gli anni 2016, 2017 e 2018, circa 220 milioni di euro, a carico dello Stato tramite le disponibilità del Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie.
 
Sospensione pagamenti e meno vincoli a favore delle imprese. La norma prevede la conferma delle deroghe concesse con ordinanza di Protezione civile che vengono prorogate fino al 31 dicembre 2018. Vengono sospesi tutti i pagamenti dei mutui e credito agrario e il pagamento dei contributi di bonifica a carico delle imprese agricole. Per l'anno 2016 il mancato adempimento degli obblighi previsti dalla normativa sui Psr, comprese le norme agroambientali, non comporta decadimento dall'aiuto europeo. Le aziende sanitarie locali dei territori coinvolti dall'evento sismico possono autorizzare la deroga alle normative vigenti in tema di movimentazione e ricovero del bestiame. Inoltre gli allevatori possono richiedere il differimento di 120 giorni degli obblighi in materia di aggiornamento della banca dati nazionale dell'anagrafe zootecnica. Sono previste deroghe specifiche anche sulle certificazioni, sul biologico e sulla normativa relativa ai parchi naturali.
 
Garanzia Ismea a costo zeto per le imprese. È previsto un fondo da 1 milione di euro, gestito tramite Ismea, per favorire il credito a favore delle aziende agricole dei territori colpiti, azzerando il costo della garanzia primaria.
 
Fondo latte. Sono previsti specifici interventi in favore della zootecnia, mettendo a disposizione parte delle risorse destinate a far fronte alla crisi del settore del latte, 1 milione di euro, a favore delle aziende zootecniche da latte colpite dal sisma.
 
Copertura dei costi emergenziali. Tra le azioni già intraprese attraverso ordinanza di Protezione civile sono inseriti, per la prima volta a carico direttamente del Commissario per l'emergenza, gli interventi per la costruzione di ricoveri temporanei per gli animali e per l'acquisto di strutture mobili per la mungitura. Da fine agosto è stato inoltre attivato un coordinamento, con ministero della Salute e Mipaaf, per l'assistenza delle imprese agricole presso l'Istituto zooprofilattico di Rieti che opera in stretto collegamento con Dicomac per la gestione delle problematiche relative al settore. 
 
"Bisogna ripartire dall'agricoltura nelle zone del sisma puntando su queste attività che fanno parte della cultura e dell'identità delle aree colpite. Un investimento sul futuro che guarda in primo luogo ai giovani e che punta non solo a ricostruire, ma a rilanciare. Per questo sono felice che il Governo abbia deciso di destinare risorse importanti per costruire insieme alle imprese, alle Regioni e ai Sindaci un piano strategico di rilancio che dia opportunità in quelle terre così gravemente colpite" ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. 
 
Le misure contenute nel testo e destinate alle imprese agricole sono state accolte positivamente dalla Cia che ritiene indispensabile aiutare il comparto a ripartire dopo il sisma. 
 
"Le misure annunciate, come l'indennizzo fino al 100% dei danni ai beni immobili e mobili a uso produttivo agricolo, il piano strategico di rilancio da 220 milioni di euro e la sospensione dei pagamenti fino al 2018, sono necessarie e dovute" ha detto il presidente nazionale della Cia Dino Scanavino. "D'altra parte, aiutare la ricostruzione e il rilancio delle attività agricole e agroalimentari è fondamentale per mantenere vivo il tessuto economico dell'area, visto che si tratta di zone a forte vocazione rurale" ha continuato Scanavino.
 
"Noi intanto, come Cia, continuiamo le nostre azioni di sostegno alle popolazioni e agli agricoltori colpiti dalla sottoscrizione di solidarietà tra gli associati all'offerta di ospitalità presso gli agriturismi aderenti alla rete di Turismo Verde dislocati tra Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria; dalla raccolta fondi per il settore tramite la vendita del 'kit amatriciana solidale' al camper e alle roulotte che 'fanno servizio' nelle aree terremotate per garantire, alle imprese agricole dislocate nei comuni colpiti, una continuità per l'assistenza tecnica, fiscale e previdenziale" ha concluso il presidente della Cia. 
Rosamaria Freda
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