11/06/2019 - 17:58

Sviluppo sostenibile: a Milano il più importante centro di ricerca sull'economia circolare

Garantire sviluppo sostenibile, limitare i cambiamenti climatici e i loro impatti, capire la dimensione sociale dell'economia ambientale. Questi i temi centrali e di grande innovazione del nuovo istituto, argomenti di punta della ricerca del Premio Nobel per l'Economia William Nordhaus la cui lezione ha inaugurato il centro.

economia circolare

Nel nome figurano chiare le due istituzioni che svolgono attività avanzate nell'ambito, rispettivamente, dell'economia ambientale e delle risorse naturali, e della ricerca sui cambiamenti climatici, due realtà di primissimo livello internazionale dalla cui collaborazione è nato RFF-CMCC - European Institute on Economics and the Environment, realtà unica nel suo genere, che porta in Europa attività di ricerca si concentra su temi che molti considerano come le sfide più rilevanti dei prossimi decenni: affrontare i cambiamenti climatici garantendo benessere e sviluppo sostenibile per le generazioni attuali e future. La rilevanza di questi argomenti è confermata anche dall'assegnazione dell'ultimo Premio Nobel per l'economia a William Nordhaus, l'economista che prima e più di tutti insiste sul nesso tra economia e questione climatica.

E infatti proprio il Prof. Nordhaus ha inaugurato il centro con un intervento centrato sulla necessità di meccanismi utili a far sì che l'abbattimento rappresenti un beneficio per tutti i cittadini, di tutte le fasce di reddito. "Sappiamo molto della scienza del clima, ma gli accordi internazionali spesso non funzionano. Abbiamo imparato a capire che il motivo di questa inefficacia sta nel fatto che sono accordi volontari" ha spiegato il Prof. Nordhaus specificando che se non ci sono sanzioni è difficile che un impegno per la riduzione delle emissioni venga portato a termine. Bisognerebbe creare dei meccanismi fatti di incentivi per valorizzare chi partecipa agli accordi e sanzioni per chi invece ne rimane fuori.

Internazionale e multidisciplinare
La riduzione delle emissioni di gas serra, le tecnologie che facilitano la transizione verso un mondo senza emissioni di carbonio, il nesso tra cambiamenti climatici e migrazioni, le implicazioni nella distribuzione delle ineguaglianze e le tecniche per incentivare e premiare comportamenti virtuosi nei cittadini: queste sono alcune delle linee di ricerca sviluppate all'RFF-CMCC - European Institute on Economics and the Environment attraverso collaborazioni con le più importanti realtà a livello internazionale. Formato da circa 50 ricercatori provenienti da 13 nazionalità (Italia, Germania, Francia, Olanda, Portogallo, USA, Bolivia, Bangladesh, India, Iran, Corea del Sud, Cina, Belgio) il team di ricerca comprende economisti, climatologi, data e computer scientists, matematici, ingegneri.

Tagliare CO2 senza incidere negativamente sull'economia e sulle tasse.
Alcuni esempi di recenti ricerche, ad esempio, includono uno studio pubblicato su Nature Climate Change che traccia la via ai diversi governi per rispettare l’Accordo di Parigi, affrontare con efficacia i cambiamenti climatici e garantire misure in linea con le priorità socio-economiche di ciascuna realtà nazionale. Un altro studio si è invece concentrato nell'analisi di come i paesi che ad oggi risultano essere quelli che emettono le maggiori quantità di CO2 sono gli stessi che subiranno in futuro i costi maggiori derivati dai cambiamenti climatici, risultati questi, che sono il frutto dell'utilizzo avanzato dei più recenti modelli di proiezioni climatiche, stime empiriche di danni economici legati al clima e previsioni socioeconomiche.

L'evento di lancio
Il nuovo centro è stato inaugurato oggi, martedì 11 giugno, nella sua sede a BASE Milano con un incontro pubblico che ha visto la partecipazione, oltre che del Prof. William Nordhaus, anche di Matteo Bartolomeo (Presidente Base Milano), Richard Newell (Presidente RFF), Antonio Navarra (Presidente CMCC), Massimo Tavoni (Direttore RFF-CMCC European Institute on Economics e Politecnico di Milano), Valentina Bosetti (Università Bocconi). L'evento si è poi concluso con la tavola rotonda dal titolo Politiche e strategie sul clima: come accelerare l’azione, cui hanno contribuito Jos Delbeke (già Direttore Generale Climate Action, Commissione Europea), Ottmar Edenhofer (Direttore Potsdam Institute for Climate Impact Research e Università di Berlino), Karina Litvack (Non-Executive Director Eni), Stefano Venier, (Amministratore delegato Hera Group), Gianmario Verona (Rettore Università Bocconi), moderati da Carlo Carraro, Rettore Emerito Università Ca’ Foscari Venezia e RFF-CMCC European Institute on Economics and the Environment.

Tommaso Tautonico
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