14/10/2014 - 19:40

Stati generali della Green economy: la strada per uscire dalla crisi si tinge di verde

La green economy è la strada giusta per uscire dalla crisi. E' questa una delle principali conclusioni a cui è giunta l'indagine sugli orientamenti degli imprenditori della green economy condotta dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile e dal Consiglio nazionale per la green economy.
Il documento è stato presentato oggi nel corso della conferenza stampa di lancio della terza edizione degli Stati generali della Green economy in programma il 5 e il 6 novembre prossimi a Ecomondo.  L'indagine, articolata in 56 temi relativi a 8 argomenti strategici, ha coinvolto 437 imprenditori che gestiscono imprese appartenenti a tutti i settori più rappresentativi della green economy (agroalimentare di qualità ecologica, riciclo di rifiuti, altri beni e servizi di elevata qualità ecologica, energie rinnovabili, efficienza energetica, servizi per l'ambiente).
 
Diversi gli elementi emersi dall'indagine. Prima di tutto, rispetto al rapporto tra imprese e green economy, il 95% degli intervistati ha dichiarato che un'impresa green per essere tale deve produrre con processi produttivi di elevata qualità. Sulla visione dell'economia è emerso come sia fondamentale per le imprese puntare sul risparmio e l'uso sempre più efficiente dell'energia e delle risorse naturali. 
 
Tra le politiche ambientali da mettere in atto: per il 92% degli imprenditori la crisi climatica è ormai un'emergenza globale e richiede drastici tagli delle emissioni di gas di serra, una rivoluzione energetica basata sul risparmio, l'efficienza e le fonti rinnovabili. Il 99% ha dichiarato che occorre risparmiare e usare in modo più efficiente le risorse e i materiali, ridurre la produzione di rifiuti, migliorare e aumentare la durata e la riutilizzabilità dei prodotti, massimizzando il riciclo, valorizzando il recupero e puntando a ridurre al minimo lo smaltimento; per ridurre i rischi di dissesto idrogeologico, di frane e alluvioni occorre gestire meglio, tutelare e fermare il consumo di nuovo territorio, utilizzando aree già urbanizzate, bonificando e recuperando siti contaminati (98%).
 
Sul tema "Le imprese della green economy e la società", il 94% degli intervistati ha affermato che la trasparenza e la correttezza nei confronti dei clienti - e più in generale i cittadini - sono comportamenti etici che hanno anche ricadute economiche positive. Per il 97% il personale, ai vari livelli, va attivamente e consapevolmente coinvolto negli obiettivi aziendali ma anche nelle azioni di responsabilità sociale.
 
 "Non si può parlare di sviluppo sostenibile se non c'è economia che guarda al verde e gli Stati Generali della Green Economy rappresentano il motore di lancio di questo fenomeno. Inoltre, nell'ambito di questo programma, stiamo lavorando anche all'elaborazione di un marchio riconosciuto dalla legge che consenta di premiare il lavoro di chi si impegna nella produzione secondo le regole della Green Economy" ha commentato Francesco La Camera, direttore generale al ministero dell'Ambiente. 
 
Clicca qui per scaricare il comunicato stampa, pubblicato sul sito del ministero dell'Ambiente che riprende, in modo più dettagliato, i risultati dell'indagine. 
Rosamaria Freda
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