30/11/2020 - 18:32

Sostenibilità: Boniviri, la start up che ha lanciato il primo olio extravergine di oliva a impatto positivo

Il primo olio extravergine di oliva italiano a impatto positivo è firmato Boniviri, la start up fondata a Catania, nel 2020, da tre imprenditori siciliani under 30, che promuovono attraverso la salvaguardia delle piccole imprese agricole, l’azzeramento delle emissioni di gas serra e lo sviluppo di prodotti ecologici, creando valore sociale e ambientale.

 

olio extravergine di oliva, impatto positivo

Il progetto ambizioso della start up Boniviri, portato avanti dai fondatori Corrado Paternò Castello, Alessandra Tranchina e Sergio Sallicano vede l’olio come il primo di una serie di cibi di qualità che la società produrrà selezionando le eccellenze del territorio e valorizzando la filiera agricola locale, sempre più colpita dall’incremento dei costi di produzione, dai rischi legati ai cambiamenti climatici e dalla difficoltà di vendere i propri prodotti a un prezzo equo a causa della competizione internazionale e dei prodotti esteri.
 
“La nostra missione è creare valore con il cibo – ha dichiarato Corrado Paternò Castello, cofondatore della start up –. Chi sceglie Boniviri non acquista soltanto un olio di oliva eccezionale, frutto del lavoro dei produttori siciliani, ma partecipa a un movimento che, attraverso la salvaguardia delle piccole imprese agricole, l’azzeramento delle emissioni di gas serra e lo sviluppo di prodotti ecologici, crea valore sociale e ambientale. I Boniviri (‘persone di valore’) sono tutti coloro che aderiscono al nostro progetto - coltivatori, partner e consumatori – un progetto che, in futuro, prevede anche spezie, mandorle e miele”.
 

Per raggiungere gli obiettivi sociali e ambientali, basati sugli SDGs (Sustainable Development Goals, gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite), Boniviri, con i coltivatori e i frantoi partner, sta analizzando le emissioni di gas serra generate lungo tutta la filiera, emissioni che verranno poi compensate con programmi di riforestazione. L’analisi riguarda anche il packaging che è stato ripensato per garantire elevati standard di qualità, sicurezza e sostenibilità: dalla bottiglia con alta percentuale di vetro riciclato, prodotta localmente, all’etichetta a basso impatto ambientale realizzata con sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali. Le analisi e i risultati ottenuti verranno riportati nell’Impact Report, il documento che Boniviri, in quanto società benefit, redige ogni anno e pubblica sul sito internet. 
 
Al progetto hanno già aderito diverse aziende agricole siciliane: Azienda Agricola Sallicano Marianna (Noto), Fattorie Romeo del Castello (Randazzo), Azienda Agricola Bonfanti (Noto), Società Agricola Le Sette Aje (Santa Margherita di Belice), Sari-Azienda Agricola (Trecastagni), Terre sul Dirillo Società Agricola (Chiaramonte Gulfi) e Azienda Agricola Virzì (Cesarò), con le quali la start up svilupperà un protocollo per garantire qualità e omogeneità dei prodotti offerti, e assicurare la sostenibilità delle pratiche di produzione. 
 
I fondatori di Boniviri provengono da percorsi diversi: Corrado, coordinatore delle attività e responsabile della strategia sociale e ambientale, ha maturato esperienze di consulenza e management in materia di sostenibilità; Alessandra, responsabile del marketing e della comunicazione, ha lavorato nell’editoria, nella progettazione grafica e su progetti di partecipazione urbana; Sergio, responsabile dei rapporti con le aziende agricole, cura la produzione dell'azienda di famiglia specializzata nella coltivazione di olive, mandorle e agrumi
 
Per soddisfare le nuove abitudini dei consumatori e raggiungere una clientela internazionale, i tre fondatori hanno puntato sul digitale aprendo un canale e-commerce in italiano e in inglese - dal quale è possibile acquistare facilmente il prodotto nei diversi formati (bottiglia singola o confezione da 3, 6 e 12 bottiglie) – e lanciando i canali social, Instagram e Facebook, che raccontano i prodotti attraverso i volti, le storie e le esperienze delle persone che partecipano al progetto.

Marilisa Romagno
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