15/01/2013 - 11:21

Siracusa, la "Business Clinic" per migliorare e innovare la città

Idee per migliorare Siracusa e le altre città del territorio aretuseo. Dal risciò elettrico alla navetta per la movida, dalla moneta virtuale ai servizi per rendere più efficiente la raccolta differenziata. Ecco tutte le proposte.
Idee per migliorare Siracusa e le altre città del territorio aretuseo (da Augusta ad Avola a Canicattini Bagni) a confronto oggi pomeriggio alla "Business Clinic" che si è svolta a Hub Siracusa. Organizzata dallo stesso Hub - lo spazio che fa parte del circuito internazionale degli hub, 30 in tutto il mondo, nato nell'ambito del progetto Euro-South Hub di cui è capofila il Dipartimento di Architettura dell'Università di Catania e partner l'Università di Malta, il Comune di Siracusa, Confcooperative Siracusa e la scuola Pirandello di Lampedusa - la "Business Clinic" è un format internazionale, seppure ampiamente rivisitato in questa occasione. L'appuntamento di oggi fa seguito a quella che giovedì scorso si è svolta a Catania. Tante le idee presentate e discusse dai piccoli gruppi di lavoro, riuniti attorno ai tavoli di Hub Siracusa, alcune delle quali meritevoli di attenzione da parte delle istituzioni.

Molte le proposte rivolte alla città di Siracusa: una navetta notturna per collegare le zone della movida e i locali notturni della città, con più stazioni dislocate in zone strategiche della città in prossimità dei parcheggi è la proposta di Fabio Guarnaccia; Andrea Alongi propone invece l'utilizzo di Condividual, una moneta virtuale che sopperisce alla mancanza di moneta circolante; Beatrice Calvo propone una mediateca con annesse sale audiovisive e laboratori didattici formativi per sceneggiatura, regia, doppiaggio e montaggio film e documentari, con sale audio e di registrazione per colonne sonore; Alessandro Cugnata vuole introdurre a Siracusa il risciò (o bici taxi) elettrico con pedalata assistita; Giuliana Urso si propone di aprire un piccolo ristorante all'insegna dei principi della buona e sana alimentazione che possa anche essere luogo di eventi culturali sul tema; Massimiliano La Porta intende invece sviluppare servizi eco-sostenibili, rivolti a migliorare e la gestione ordinaria della raccolta differenziata di rifiuti solito urbani, considerati come una risorsa; sullo stesso tema anche l'idea di Giuseppe Di Giorgio, cioè adottare un sistema efficace ed economico per raccolta differenziata soprattutto per la plastica e cartoni e migliorare le isole ecologiche; Valentina Amico e Paolo Battaglia propongono di dare a tutte le attività commerciali (e non) di Siracusa e provincia la possibilità di avere uno spazio dinamico su Internet ad un costo irrisorio, consultabile su uno specifico portale web; Annalisa Romano vorrebbe creare degli spazi creativi e di gioco per bambini e ragazzi all'interno di musei e spazi che valorizzano il patrimonio culturale; Silvana Sindona immagina invece un luogo dove incontrarsi per scambiare pensieri, riflessioni, azioni, solidarietà con tutto ciò che può stimolare la condivisione.

Idee anche per altre realtà. Alessandra, di Carlentini, vuole far nascere un laboratorio del riciclo creativo, in cui chi vuole crescere in questo campo possa collaborare creando da oggetti in disuso cose belle utili e magari innovative nel design. Elena Piccolo, Augusta, propone il progetto Green Sprouts, che mira a diffondere nei genitori e negli adulti in generale la consapevolezza della necessità di un cambiamento nel modo di educare, creando una rete che metta in contatto neogenitori o in genere persone interessate a disfarsi di alcuni beni, ed altre interessate ad appropriarsene. Alessandro Giallongo, Avola, ha pensato a dare spazio alle eccellenze artistiche locali mentre Dino Tinè, Canicattini Bagni, suggerisce uno sportello di microcredito per giovani imprenditori. Idee condivise tra i partecipanti alla "Business Clinic" di oggi pomeriggio per capire se si tratti di un percorso imprenditoriale fattibile e realizzabile. Tutto ciò sotto la guida degli hubbers, i fondatori di Hub Siracusa, la cui mission è promuovere l'innovazione sociale. «Anche oggi a Siracusa, come nei giorni scorsi a Catania, abbiamo registrato un'ampia partecipazione e soprattutto la voglia di fare. Il nostro intento è quello di creare meccanismi collaborativi, che sono alla base della rete che stiamo cercando di costruire in Sicilia - spiega Stena Paternò, una dei fondatori di Hub Siracusa -. Nella partecipazione dal basso, dal cercare di trovare il modo di far diventare realtà e impresa le idee di chi vive sul territorio si gioca la scommessa di migliorare il contesto delle nostre città».
 
Marilisa Romagno
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