01/01/2013 - 01:00

Sicurezza: diritto dei lavoratori, dovere del datore di lavoro

Lo scorso 30 giugno ad Assisi si sono riunite circa 3 mila persone per dar vita alla prima marcia nazionale per la sicurezza sul lavoro, organizzata dall' Associazione Nazionale dei Mutilati ed Invalidi del lavoro (Anmil) e porre così all' attenzione un problema dai più non percepito.

I dati INAIL hanno evidenziato come nell'ultimo triennio gli infortuni sui luoghi di lavoro siano calati passando da 790 mila nel 2009, a 775 mila nel 2010 e a 726 mila nel 2011, quindi, con una riduzione dell'8% nell'intero triennio. In diminuzione anche gli incidenti mortali: 1053 nel 2009, 973 nel 2010, 930 nel 2011. In aumento le malattie professionali.

Questo il contesto grave e drammatico perché nonostante il fenomeno infortunistico, come mostrano i dati del rapporto INAIL, sia caratterizzato da un contenimento c'è chi perde l'uso di un arto o peggio chi perde la vita nello svolgere il proprio lavoro e ciò non può essere accettabile o vissuto come una fatalità.

A disciplinare la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro è il DLgs 81 del 9 aprile 2008 e sua legge delega. Tuttavia non basta far rispettare le leggi, non bastano i controlli, non bastano gli incentivi alle realtà che fanno della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro uno dei punti di forza, non bastano corsi di informazione, formazione e addestramento se non si fa spazio nelle coscienze e nelle menti di tutti gli attori di questo complesso sistema la Cultura della Sicurezza che si sostanzia nel rispetto di se stessi, di chi ci sta accanto e fondamentalmente nel rispetto di un bene unico e perciò prezioso quale è la vita.

(autore: Mariangela Consoli)

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