05/04/2017 - 12:45

Saxa Gres verso gli Stati Generali della Green Economy

La ceramica al Centro sud riparte con l’economia circolare.
Riaprire una fabbrica in un’area industriale in crisi, con l’obiettivo dell’economia circolare. 
Ovvero: fare piastrelle e soprattutto sanpietrini per la pavimentazione delle aree pubbliche con l’utilizzo di scarti. 
Saxa Gres Spa entra nel percorso che porta agli Stati generali della Green Economy, partecipando oggi al Meeting di Primavera organizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile alla Casa dell’Architettura di Roma.

L’incontro presenterà il Manifesto della Green Economy per la città futura

Puntare sulla green economy per affrontare le sfide delle città; affrontare la sfida climatica con misure di adattamento e di mitigazione; puntare sulla tutela del capitale naturale e sulla qualità ecologica dei sistemi urbani; valorizzare il capitale culturale, la qualità e la bellezza delle città; promuovere la rigenerazione urbana e la riqualificazione del patrimonio esistente; qualificare gli edifici pubblici con progetti innovativi; progettare un futuro desiderabile per le città: questi gli argomenti in discussione gli argomenti in discussione.

Saxa Gres, la più grande fabbrica di piastrelle fuori dal distretto di Sassuolo presenta una storia imprenditoriale di eccellenza dove si mescolano in un sistema perfetto innovazione e ricerca, creatività, investimenti, occupazione. Il prodotto è oggi una piastrella da esterni che ha permesso la riapertura di una fabbrica tradizionale, chiusa per fallimento quattro anni fa, grazie all’investimento di un fondo americano. 

Il tutto, in uno dei luoghi dove il manifatturiero ha subito pesanti perdite, la provincia di Frosinone, nel sud del Lazio. 
Ma quella di Saxa è una storia resa possibile da un progetto di circular economy.

Infatti è di recente progettazione e realizzazione il sanpietrino in gres porcellanato, sostenibile e molto più economico del caratteristico cubetto di basalto, diventato negli ultimi anni un prodotto di import dai mercati asiatici. 

Sarà in parte composto da materie da riutilizzare (ceneri provenienti da inceneritori della zona in cui si trova la fabbrica).

“Saxa Gres – ha detto presentando l’azienda il suo presidente Francesco Borgomeo è l’esempio che si può uscire dalla crisi, soprattutto quella del manifatturiero italiano, con un’innovazione a 360 gradi: ambientale, economica, produttiva”.
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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