19/11/2016 - 20:23

Salmonella: a rischio buste di insalata confezionata

Le foglie di insalata verde, contenute nelle buste pronte all'uso, possono contenere il batterio della salmonella.

Le foglie di insalata già pronta, confezionate in buste, che molti di noi adoperano quotidianamente, possono contenere il batterio della salmonella, l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche.
Le foglie di insalata già pronta, confezionate in buste, che molti di noi adoperano quotidianamente, possono contenere il batterio della salmonella, l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche.

A sostenerlo è uno studio messo a punto da un team di ricercatori della Università di Leicester, in Inghilterra, che dimostra come i succhi prodotti dalla verdura in foglia contenute nelle buste confezionate possano condurre ad una vera e propria colonizzazione del batterio della salmonella, responsabile di pericolose intossicazioni alimentari. Secondo i microbiologi inglesi nelle buste di insalata pronte all’uso, una piccola quantità di foglie infette è in grado infatti di causare una enorme prolificazione del batterio della salmonella. 

Le verdure a foglia verde rappresentano un alimento indispensabile per una corretta alimentazione perché forniscono all’organismo elementi fondamentali per il nostro benessere come le vitamine, i sali minerali e la fibra. Negli ultimi anni le verdure in busta, già lavate e pronte all’uso, sono entrate nelle abitudine alimentari di moltissimi consumatori e rappresentano una bella fetta di mercato. Recentemente però sono stati riscontrati, sia negli Stati Uniti, che in Europa, diversi di focolai di salmonella associati a questo tipo di prodotto, il che ha portato ad un crescente interesse della ricerca scientifica nei confronti delle strategie più efficaci per controllare la presenza e le proliferazione del batterio della salmonella nelle insalate imbustate.  

“Le foglie di insalata vengono tagliate durante la raccolta e successivamente lavate: abbiamo scoperto che durante queste operazioni i succhi presenti nelle verdure possono sviluppare il batterio della salmonella. Il batterio è in grado di attaccarsi alle foglie e non staccarsi neanche durante le operazioni di lavaggio” ha detto la dottoressa Primrose Freestone, uno dei ricercatori dell’Università di Leicester che ha partecipato allo studio. 

Questo evidenzia la necessità che i coltivatori di foglie di insalata mantengano sempre elevati gli standard di sicurezza alimentare in quanto anche un poche di cellule di salmonella possono contaminare una confezione diventando in breve tempo molte migliaia, anche se conservate in frigorifero”  ha continuato la Freestone. Ma anche il consumatore dovrà prestare molta attenzione quando compra una busta di insalata confezionata e consumarla subito dopo l’apertura, ha aggiunto la ricercatrice. “Abbiamo scoperto che, una volta aperta la busta i batteri presenti sulle foglie crescono molto più velocemente, anche se conservati a basse temperature” ha concluso la Freestone. 

Rosamaria Freda
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