01/01/2013 - 01:00

Saldi: occhio agli apparecchi elettronici mangia energia

Tempo di saldi e svendite ma attenzione alle insidie che si nascondono dietro l'angolo. Occhio quindi all'etichetta energetica degli apparecchi elettronici prima di acquistarli.
 
Da un recente monitoraggio condotto dal gruppo di ricerca eERG del Politecnico di Milano, nell'ambito del progetto Selina, emerge che su 6 mila prodotti in vendita nei diversi paesi europei oltre il 30% non rispetta ancora le nuove norme per gli standby e il 18,5% in modalità spento. 
La direttiva europea prevedeva che dal 2010 (un anno dopo l'entrata in vigore del regolamento che mette in pratica la 2005/32/CE), i nuovi apparecchi immessi sul mercato europeo non dovessero superare in modalità spenta o stand-by 1 W di potenza assorbita, 2 W se la modalità stand-by serve ad illuminare un display informativo. 
Eppure, nonostante la sua entra in vigore più di un anno fa, ancora oggi moltissimi italiani rischiano di acquistare prodotti ormai fuori norma, obsoleti ed energivori, attratti si' da un prezzo apparentemente conveniente ma che poi incidera' negativamente sulla bolletta.
 
Lo studio evidenzia che gli elettrodomestici più voraci, anche da spenti, sono le fotocopiatrici e le stampanti laser, i decoder della nuova TV digitale, i router (per collegarsi in rete), i televisori e soprattutto i videogiochi e le macchinette del caffè
Sotto osservazione anche forni, impianti stereo, caricabatterie dei cellulari che, anche senza luci accese se rimangono attaccati alla presa continuano a succhiare energia e denaro.
Secondo il mensile dei consumatori australiani Choise, Playstation 3 e X-box, sia da spenti che da accesi assorbono quasi la stessa quantità di energia, consumando ben 5 volte di più di un frigorifero efficiente e circa il triplo rispetto a uno con le peggiori prestazioni. 
Lasciarle accese può quindi portare ad una spesa di 250 euro l'anno, calcolando un costo di 0,15 euro a kWh.
 
Lasciare il computer acceso 24 ore al giorno può costare 130 euro l'anno, a cui vanno aggiunti altri 20 euro se si lasciano accese anche le casse e 43 euro se non si spegne il monitor Lcd. 
Il set di casse per l'home theatre consuma in standby più di 98 kWh all'anno, per circa 15 euro in più in bolletta.
Tra gli elettrodomestici che in standby consumano spesso più di 3 watt (il triplo di quanto richiede la norma europea), troviamo le macchinette per il caffè, le casse acustiche di bassa frequenza (subwoofer), i videoregistratori con hard disk, i modem o i router, i decoder della TV, gli stereo, i lettori DVD, i televisori, i computer da tavolo, le casse acustiche dei computer, stampanti laser, alcuni carica batterie di cellulari, alcuni monitor di computer, fornelli elettrici, purificatori d'aria e condizionatori, tostapane, forni a microonde e spazzolini elettrici.
 
"L'Italia non ha fatto nulla per favorire l'adozione della direttiva. Sta quindi ai consumatori fare attenzione - ha dichiarato Andrea Poggio, vicedirettore di Legambiente -, leggere bene le etichette e chiedere informazioni al negoziante di fiducia per non farsi rifilare vecchi apparecchi. Per quelli che abbiamo già in casa invece, bisogna acquistare una bella "ciabatta" dotata di interruttore e ricordarsi di spegnerla. Per i più sofisticati esistono poi prese elettriche intelligenti che staccano completamente la corrente quando l'apparecchio resta in standby per più di 2 minuti e altri ancor più programmabili e sofisticati. Insomma, dobbiamo tener presente che un terzo dei prodotti oggi in vendita non sono più a norma mentre ben due terzi non lo saranno più tra due anni e che a farne le spese saranno soprattutto le nostre tasche".
Per acquisti intelligenti, quindi, bisogna leggere attentamente l'etichetta energetica presente sui prodotti prima dell'acquisto.
"Come conferma anche la ricerca del Politecnico - ha concluso Andrea Poggio - sono i nuovi elettrodomestici per la casa o per l'home office che ancora non hanno l'etichetta energetica a sfuggire al controllo. Quindi attenzione agli acquisti affrettati e agli sconti apparenti che faranno lievitare le nostre bollette".
Lisa Zillio
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