01/01/2013 - 01:00

Riqualificazione energetica degli edifici: quale futuro per la detrazione del 55%?

Non c'è ancora nessuna certezza, sebbene il nuovo anno sia ormai alle porte, sulla sorte della detrazione del 55% a titolo di riqualificazione energetica degli edifici. Si susseguono i rumors sulle intenzioni del nuovo Esecutivo di prorogare la misura.
Intanto le voci che provengono dal mondo delle associazioni di categoria (da ultimo Confindustria Finco che rappresenta circa 20.000 imprese che danno lavoro a 550.000 lavoratori) sono concordi nel richiedere la proroga o addirittura una previsione strutturale e definitiva della detrazione.

L'esperienza quinquennale fin qui maturata, peraltro, fa emergere diversi profili di positività dell'istituto in questione.

Per riassumere, quelli più importanti: il risparmio energetico complessivo come conseguenza degli interventi fin qui realizzati in termini, quindi, di complessiva sostenibilità ambientale del complesso immobiliare nazionale.

L'emersione fiscale di una quota non indifferente di "sommerso". Lo strumento che si commenta ha potuto dimostrare, altresì, che il sommerso emerge quando il cittadino ha un interesse qualificato e concorrente alla corretta e regolare rappresentazione fiscale degli interventi.

Ulteriore e non marginale ruolo: lo stimolo all'economia specialmente in un momento, come quello attuale, di gravissima crisi economica sfociata, da ultimo, in recessione ormai conclamata.

Tutti i profili appena accennati e altri derivanti dalla sua applicazione portano ad affermare che si è trattato di un'esperienza fondamentalmente positiva. Per l'erario in termini di entrate fiscali, per le imprese in termini di commesse ricevute, per la cittadinanza per il beneficio fiscale e per il risparmio energetico che ne è potuto derivare e soprattutto in termini di sostenibilità e cultura ambientale.

Per finire alcuni cenni sui riferimenti normativi dell'istituto e sulla sua storia.

La detrazione fiscale pari al 55% degli importi a carico del contribuente venne prevista inizialmente dalla Legge Finanziaria per il 2007 - L. 27 dicembre 2006 n. 296 - che ai commi 344-366 disegnava un complessivo intento di riqualificazione energetica non limitato ai soli edifici ma esteso anche a elettrodomestici (20%) e apparecchi illuminanti nel settore commerciale (36%). La previsione veniva prorogata dalla Legge Finanziaria 2008 - L. 24 dicembre 2007 n. 244 - fino al 31 dicembre 2010. Infine la Legge di Stabilità 2011 - L. 13/12/2010 n. 220 - ne ha ulteriormente prorogato la vigenza fino al 31 dicembre 2011 stabilendo altresì che la detrazione spettante avrebbe potuto essere portata in compensazione lungo un arco temporale di 10 anni anziché 5, come fino a quel momento previsto.

(autore: avv. Vincenzo Tabone)
Riccardo Bandello
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