27/11/2012 - 18:31

Riforma condominiale, novità anche per il risparmio energetico

La nuova riforma condominiale prevede anche la possibilità di sganciarsi dal riscaldamento centralizzato, con ottime ricadute sulla bolletta del gas.
L’inverno è ormai arrivato e molti consumatori pensano con preoccupazione alle bollette salate che riceveranno per via dei riscaldamenti domestici e delle luci sempre accese. Per ovviare a questo problema è opportuno premurarsi di porre le offerte luce e gas più convenienti  confronto, così da sottoscrivere poi un contratto vantaggioso per la loro fornitura.
 
In aiuto di tutti i consumatori che cercano di contenere i costi delle bollette arriva la Commissione Giustizia del Senato, la quale ha approvato infatti definitivamente il disegno di legge che riforma le norme in materia di condominio. Il testo contiene 31 nuovi articoli – che vanno dal possesso di animali domestici all’impianto di luce e gas centralizzato – ed entrerà in vigore solo dopo 60 giorni a partire dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
 
Una delle novità più importanti riguarda la possibilità di staccarsi dall’impianto centralizzato del riscaldamento, senza dover attendere il parere positivo dell’assemblea condominiale. Ciò è possibile purché non emergano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. Questo sicuramente determinerà un calo delle tariffe del riscaldamento per tanti consumatori, ma non li dispenserà dal dover pagare la manutenzione straordinaria dell’impianto condominiale.Una delle novità più importanti riguarda la possibilità di staccarsi dall’impianto centralizzato, senza dover attendere il parere positivo dell’assemblea condominiale. Ciò è possibile purché non emergano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. Il diritto a staccarsi dal riscaldamento centralizzato non dispensa dal dover pagare la manutenzione straordinaria dell’impianto condominiale.
 
L'effetto positivo di questa norma si vedrà direttamente in bolletta, per chi sceglierà di rendersi autonomo dall'impianto centralizzato e razionalizzerà i suoi consumi. Sarà sufficiente, infatti, impostare una temperatura intorno ai 20°C e regolare il timer in determinate fasce orarie per ottenere un ambiente confortevole e, al contempo, un buon margine di risparmio in bolletta.
 
Oltre all'impatto positivo sulle tasche dei consumatori, la facoltà di sganciarsi dal riscaldamento centralizzato permetterà anche di ridurre le emissioni degli stabili, che attualmente contribuiscono in una buona parte all'inquinamento atmosferico delle città.
 
Le nuove disposizioni hanno introdotto anche criteri meno rigidi per l'approvazione dei lavori di riqualificazione energetica delle palazzine, nei quali sono compresi anche interventi per l'installazione di pannelli solari e fotovoltaici.
 
Come fare allora per adeguarsi a questa novità? Per esempio una famiglia può ridurre le dispersioni utilizzando apparecchi ad alta efficienza, con notevoli vantaggi per il bilancio economico familiare, oltre che per l’ambiente. Si parla di un 20-30% di risparmio.
 
Un migliore isolamento, inoltre, può sicuramente migliorare la spesa mensile: partendo dalle finestre, e passando per un uso intelligente dei termosifoni che non producano sprechi inutili di energia. Tutto questo può sicuramente rendere la nostra casa più calda, e nello stesso tempo meno costosa.
 
Le tariffe del riscaldamento, infatti, soprattutto in inverno, sono molto alte, ma un modo per risparmiare si può sempre trovare. Un ultimo suggerimento è infine quello della manutenzione della caldaia: ogni due anni se ne possediamo una con combustibile liquido di potenza non superiore a 100 kW, ogni quattro anni se si ha una caldaia a gas, metano o Gp.
SuperMoney
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