01/01/2013 - 01:00

Rifiuti: cassonetti intelligenti a Firenze

La societa' toscana di servizi ambientali Quadrifoglio ha dato inizio al progetto che, entro fine aprile, portera' a Firenze 67 cassonetti intelligenti, ovvero innovativi contenitori di immondizia interrati con un cervello elettronico, alimentati a energia solare, dotati di un sistema Gprs e di un sistema a ultrasuoni che consente di 'misurare' la quantita' di immondizia che c'e' all'interno.
Il cervello elettronico, frutto della collaborazione tra le societa' Dermap Srl, insediata al Parco scientifico e tecnologico di Udine, e Elcon Elettronica, con sede nel parco scientifico di Trieste Area Science Park, e' un sensore alimentato a energia solare, dotato di tecnologie Gis e Gprs in grado di rilevare il volume dei rifiuti depositati all'interno del cassonetto e di inviare dati aggiornati alla centrale operativa per programmare il passaggio dei camion di raccolta. "La strumentazione elettronica e' stata brevettata in Italia e in Europa e integra una soluzione originale che permette l'autosostentamento energetico del dispositivo, risolvendo quindi la principale problematica legata a queste soluzioni" ha spiegato Luciano Generali, ingegnere elettronico e amministratore di Elcon Elettronica che ha progettato e industrializzato il sensore. La Societa' Quadrifoglio ha poi portato un'altra notevole innovazione: la definizione della modalita' per gestire in sequenza l'apertura della bocche di conferimento dei singoli cassonetti in modo da ridurre il numero di svuotamenti.
"Per un centro storico come quello di Firenze, dove l'afflusso di turisti e' notevole tutto l'anno, i vantaggi funzionali ed estetici sono evidenti, inoltre -ha affermato Simone Boschii di Quadrifoglio e ingegnere responsabile del progetto- il sistema di apertura progressiva ridurra' il numero di svuotamenti riducendo quindi la permanenza dei mezzi di svuotamento in strada".
L'invenzione ha suscitato l'interesse di realta' aziendali di fama internazionale come la Garmin, che ha messo a disposizione dei navigatori satellitari di nuova concezione studiati appositamente per usufruire di tale servizio.
I tecnici hanno fatto sapere che: "Ibm, tra l'altro, sta considerando la possibilita' di inserire il servizio tecnologico all'interno del progetto di controllo informatizzato delle aree urbane Smart City."
"C'e' da considerare anche la natura 'aperta' di questo sistema che, in continua evoluzione, riesce ad adattarsi alle varie esigenze espresse dai committenti, tra le quali la possibilita' nell'immediato futuro di integrarsi con il sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti Sistri messo a punto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l'innovazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione" hanno concluso gli esperti.
Lisa Zillio
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