23/09/2014 - 20:30

Ridurre si può: quando l'innovazione si tinge di green

I percorsi di innovazione di prodotto e i processi per la riduzione dell'impatto ambientale delle attività commerciali e nelle grandi imprese sul territorio.
Si è tenuto ieri, durante Festambiente Mondi Possibili, festival nazionale di Legambiente in corso a Roma, l'incontro dedicato all'innovazione di prodotto e alla riduzione dei rifiuti con Alberto Frausin Amministratore Delegato Carlsberg Italia, Giorgio Zampetti responsabile scientifico Legambiente Onlus, Filippo Maria Laguzzi - Presidente Commissione Commercio del Municipio III Roma Capitale, Martino Bellincampi Pastella - YoYo Gusto e Giuseppe Avolivolo di Minimo Impatto. La discussione ha portato alla luce alcuni tra gli esempi virtuosi sul tema della riduzione dei rifiuti nel settore produttivo e commerciale in ambito nazionale e territoriale evidenziando quanto a un maggiore impegno ambientale da parte delle imprese corrisponda, spesso, un minore dispendio di risorse economiche. "Nessuna innovazione può dirsi tale se non è anche sostenibile, solo coniugando innovazione e sostenibilità nei prodotti e nei processi aziendali le performance ambientali, sociali ed economiche migliorano creando reale valore condiviso" ha affermato Alberto Frausin, Amministratore Delegato Carlsberg Italia.

"Questo è un concetto molto chiaro per Carlsberg che ha scelto di farsi interprete di una visione di responsabilità a 360°. Ne è un esempio concreto il progetto DraughtMasterTM il rivoluzionario sistema di spillatura senza CO2 aggiunta e con utilizzo di fusti in PET riciclabile che permette di produrre l'87% di rifiuti in meno rispetto al normale fusto in acciaio, come rendicontato nel Bilancio di Sostenibilità 2013. Questo sistema, che fino a oggi ha visto l'Italia come paese pilota dell'intero gruppo, consente una concreta riduzione dell'impatto ambientale sull'intero ciclo di vita del prodotto in un'ottica di miglioramento continuo. E' anche grazie a questa tecnologia che nel 2013 Carlsberg Italia ha raggiunto e superato tutti i target ambientali di miglioramento fissati dal Gruppo Carlsberg facendo segnare risultati positivi in tutti i principali parametri (emissioni di CO2, rifiuti, consumi idrici ed energetici). Inoltre, nello stabilimento di Induno Olona la produzione di rifiuti è diminuita complessivamente del 24,16%, risultato molto significativo. A questo si aggiunge la gestione a norma della raccolta e avviamento al riciclo e smaltimento dei sistemi di refrigerazione funzionali agli impianti di spillatura giunti a fine ciclo di vita riuscendo a recuperare come materia prima seconda il 92,11% dei 71.350 kg di rifiuti prodotti nell'anno". Concludendo Frausin ha affermato "Siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti che non devono essere considerati un traguardo, ma una spinta a migliorarci, continuando su questa strada".

I dati ci dicono che le quantità di rifiuti prodotte in Italia negli ultimi due decenni sono cresciute di anno in anno, disattendendo clamorosamente il principio comunitario delle 4 R che sta alla base di una corretta ed efficace gestione sostenibile dei rifiuti e che parte proprio dalla riduzione a monte perchè prevenire è meglio che curare e questo principio più che mai vale anche per i rifiuti. Il paradosso è che oggi spesso alcuni oggetti diventano rifiuti prima ancora di essere consumati, come per esempio gli imballaggi dei prodotti acquistati che appena arriviamo a casa, dopo aver fatto la spesa, finiscono subito nell'immondizia. Per applicare una concreta politica di prevenzione occorre intervenire sui consumi individuali ma serve anche un forte impegno da parte delle aziende in termini di innovazione, ricerca e cambio delle modalità di produzione, distribuzione e marketing dei prodotti. "Per diffondere buone pratiche di riduzione nel nostro Paese è necessario applicare anche da noi il principio europeo chi inquina paga. Questo vale tanto per i cittadini, applicando la tariffa puntuale con cui ognuno paga in base alla reale quantità di rifiuti prodotta, che per le aziende" dichiara Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente Onlus "In Italia ci sono imprese che hanno scelto di coniugare la crescita produttiva con un minor consumo di materia ed energia, che però oggi non vengono premiate. Basti pensare che ci sono ancora oggi imballaggi riciclabili che pagano lo stesso Contributo ambientale di quelli che non lo sono. Solo responsabilizzando i cittadini, le amministrazioni e il mondo produttivo potremmo vedere attuata anche da noi una efficace politica di prevenzione dei rifiuti, già praticata con successo in tanti paesi europei". Con Festambiente Mondi Possibili che è in corso al Parco Bolivar di Roma fino al 28 settembre si è inaugurato un percorso di adozione dell'area verde che, grazie alla collaborazione con il Municipio III Roma Capitale, verrà dotato di contenitori per la raccolta differenziata e proporrà appuntamenti di educazione ambientale incentrati sul tema. Il programma del Festival, che si concluderà il 28 settembre, è online all'indirizzo http://festambiente.mondipossibili.it
Marilisa Romagno
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