19/12/2016 - 17:19

Riciclo: cambia la musica, rispetta l'ambiente


La tecnologia avanza anche nel settore musicale e come ogni Natale nelle case degli italiani si abbandonano vecchie tecnologie per far spazio al nuovo che avanza.
riciclo
Stereo, autoradio, mangiacassette, lettori per vinili e cd di vecchia generazione – che tra il 1980 e i primi anni 2000 andavano a ruba nei negozi – sono oggi, infatti, sempre più frequentemente sostituiti non solo da smartphone, ma anche da stereo digitali dalle mille funzioni con connessioni wireless e bluetooth e dalle ormai diffuse piattaforme digitali e servizi di streaming, come YouTube o Spotify, utilizzate da circa il 70% dei giovani solo in Italia. Una quantità enorme di materiale pronto per essere inviato a centri di raccolta e riciclo ma che spesso viene dimenticato.

Per parlare di numeri, basti pensare che, secondo un’analisi condotta da Price WaterhouseCooper per conto della FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), già nel 2004 ha avuto inizio un calo generalizzato delle vendite di stereo, mangianastri e autoradio per l’ascolto di cassette e vinili. Qualche anno più tardi hanno cominciato a diminuire anche le vendite dei CD, a fronte della diffusione dello streaming in ambito musicale, che oggi sta trovando il suo apice. Allo stesso tempo, i progressi della tecnologia hanno cominciato a correre sempre più velocemente anche per la musica.

Sono dati che testimoniano un cambiamento importante nel mercato musicale che si traduce – al di là dei trend in termini di vendite – in un grande numero di apparecchi elettronici inutilizzati, perché non più di tendenza o perché tecnologicamente obsoleti. Eppure, anziché dimenticarli in un cassetto o lasciarli a prendere polvere nelle case in soffitte e cantine o, peggio ancora, gettarli nei contenitori della raccolta indifferenziata, un modo per recuperarli c’è, attraverso il riciclo! Questa speciale tipologia di rifiuto infatti, se correttamente differenziata, viene avviata al riciclo presso impianti di trattamento specializzati, ottenendo materiali come ferro e alluminio, vetro e plastica, pronti per essere riutilizzati per creare nuovi oggetti e ascoltare nuova musica su supporti sempre più evoluti, al passo con i cambiamenti della tecnologia. Ad esempio, il riciclo di uno stereo da 2,5 kg può evitare l’immissione di 4 kg di CO2 e recuperare fino al 94% di materiali: 1,4 kg di plastica, 0,5 kg di ferro, 0,18 kg di rame e 0,23 kg di alluminio.

Per spiegare tutti i benefici legati al corretto avvio al riciclo, trattamento e smaltimento degli apparecchi tecnologici per stare al passo con le ultime tendenze in ambito musicale, Remedia, Consorzio nazionale per la gestione eco-sostenibile dei Rifiuti Tecnologici, ha realizzato un breve video illustrativo.
Tommaso Tautonico
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