01/01/2013 - 01:00

Referendum 12 e 13 giugno: quando e come votare

Alcuni suggerimenti pratici per andare al voto in modo consapevole. Perché questo è l'unico mezzo che abbiamo per esprime il nostro parere su "privatizzazione dei servizi di fornitura dell'acqua", "determinazione delle tariffe del servizio idrico", "nucleare" e "libero impedimento".
 
Il referendum del 12 e 13 giugno è un referendum abrogativo: votando SI, il cittadino decide di abrogare le norme sottoposte a referendum mentre votando NO si esprime la propria volontà di mantenere in vigore le suddette norme. 
Quattro sono i quesiti della consultazione popolare:
 
Referendum popolare n. 1 - Scheda di colore rosso 
Modalità e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: Abrogazione. 
Il quesito prevede l'abrogazione delle norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali a operatori economici privati.
Se a vincere saranno i Sì gli acquedotti e i servizi idrici resteranno pubblici e saranno i comuni a decidere se affidarli a società pubbliche, private o miste.
Se invece vincerà il fronte dei NO ci sarà una progressiva estinzione della gestione pubblica dei servizi attualmente operanti.
 
Referendum popolare n. 2 - Scheda di colore giallo
Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito: Abrogazione parziale di norme. 
Il quesito propone l'abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l'erogazione dell'acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione del capitale investito dal gestore.
Se vincono i Sì l'importo della tariffa terrà conto solo della copertura dei costi mentre verrà escluso dal calcolo la quota di profitto per chi gestisce il servizio.
Se invece vincono i NO nella bolletta dei cittadini potrà essere aggiunto un 7% a remunerazione del capitale investito ma senza alcuna garanzia del miglioramento del servizio.
In altre parole si permette al gestore di fare profitti sulla tariffa idrica.
 
Referendum popolare n. 3 - Scheda di colore grigio 
Abrogazione dei commi 1 e 8 dell'articolo 5 del dl 31 marzo 2011 n.34, convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 2011, n.75: Abrogazione parziale di norme. 
Il quesito propone l'abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare
La vittoria dei Sì determina una sospensione per cinque anni (periodo considerato valido dalla Corte Costituzionale per il risultato di un referendum) della costruzione di centrali nucleari in Italia
Se invece vincono i NO si apriranno, al termine della moratoria di un anno stabilita dal governo dopo l'incidente di Fukushima, le porte alle centrali nucleari in Italia.
 
Referendum popolare n. 4 - Scheda di colore verde 
Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale. 
Il quesito propone l'abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.
Se a vincere sono i Sì il presidente del Consiglio e i ministri dovranno presentarsi ai processi in cui sono imputati anche durante il proprio mandato.
Se vincono i NO, invece, le alte cariche dello Stato potranno non presentarsi in tribunale adducendo motivazioni legate all'espletazione di funzioni pubbliche.
A questo proposito va però ricordato che già oggi c'è la possibilità per i magistrati di valutare caso per caso la validità del legittimo impedimento (sentenza della Corte Costituzionale del 13 gennaio 2011)
 
Le urne saranno aperte sia domenica 12 giugno (dalle ore 8,00 alle ore 22,00) sia lunedì 13 giugno (dalle ore 7,00 alle ore 15,00).
Per tutti gli elettori fuori sede sono disponibili sconti sui biglietti ferroviari (dal 60 al 70%) o aerei (fino a 40 euro) mentre gli studenti fuorisede che hanno fatto richiesta ai comitati promotori potranno votare nella città dove alloggiano in qualità di rappresentante di lista.
Ricordiamo infine che la validità del referendum dipende dal raggiungimento del quorum, devono cioè recarsi alle urne il 50% più uno degli aventi diritti al voto
Questo significa che, ai fini del risultato, non andare a votare equivale a votare no.
 
Lisa Zillio
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