01/01/2013 - 01:00

Rarissimo esemplare di delfino mesoplodonte avvistato al largo della Sardegna

La scoperta è avvenuta nell'ambito del progetto di ricerca 'Cetacei pelagici dei mari della Sardegna: una biorisorsa prioritaria' coordinato dalla Dr. Renata Manconi del Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio (DIPNET) dell'Università di Sassari e oggetto della tesi di dottorato del Dr. Luca Bittau (Scuola di Dottorato in Scienze della Natura e delle sue Risorse).
Il primo avvistamento di un mesoplodonte vivo per le acque italiane è avvenuto recentemente nel Mar Tirreno centrale, al largo della costa nord-orientale della Sardegna, durante le attività di campionamento che il gruppo cetacei del DIPNET sta conducendo dal 2009. Finora gli studiosi del DIPNET erano soliti incontrare anche lo zifio, un grosso delfino elusivo e molto localizzato. Gli zifidi (odontoceti: cetacei con denti). detti comunemente "balene dal becco" (beaked whales) per la tipica forma del muso, sono tra i cetacei meno conosciuti e vengono considerati "specie criptiche", al punto che alcuni di essi non sono mai stati osservati vivi, ma studiati esclusivamente sulla base di esemplari spiaggiati. Rispetto ai pur elusivi zifi, i misteriosi mesoplodonti hanno dimensioni simili (4-6 m) ma si distinguono per il rostro più lungo e due soli denti presenti ai margini laterali della mandibola. Alcune specie vivono in Atlantico, prediligendo acque fredde.
L'inaspettato incontro con il mesoplodonte è avvenuto durante l'attività di ricerca in collaborazione con aziende di whale watching. Mattia Leone e Gabriele Costa (studenti di Scienze Naturali) e Paolo Curto (fotografo) insieme ai ricercatori hanno potuto raccogliere dati su un evento rarissimo, dal momento che le segnalazioni ufficiali di mesoplodonte nella storia del Mediterraneo sono 4, di cui 3 ascrivibili ad esemplari morti nel corso di eventi di spiaggiamento. L'avvistamento del mesoplodonte nei mari sardi è un importante risultato per studenti e ricercatori del DIPNET (Manconi, Bittau, Gilioli) e per l'Università di Sassari, perché premia anni di lavoro e raccolta dati su altre 7 specie di cetacei. La verifica delle ipotesi sperimentali conferma l'importanza a livello nazionale ed internazionale della ricerca di base e applicata delle Università sarde, mirata alla valorizzazione sostenibile e conservazione della biodiversità e delle biorisorse marine della Sardegna. I risultati preliminari dello studio del DIPNET sono stati presentati al 26° Congresso dell'European Cetacean Society (ECS, Irlanda, marzo 2012). Il prossimo obiettivo dei ricercatori è l'implementazione del progetto e la creazione di un network di cooperazione scientifica con esperti a livello globale anche in collaborazione con la Regione Sardegna e con il Ministero dell'Ambiente.
Marilisa Romagno
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