01/01/2013 - 01:00

Progetto Primi: l'Italia contro l'inquinamento marino da idrocarburi

Nell'ambito della gestione del rischio ambientale, l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha lanciato "Primi", il progetto pilota contro l'inquinamento marino da idrocarburi, il cui obiettivo e' monitorare gli oil spill (le aree contaminate da idrocarburi) nei mari italiani.
E-Geos, la societa' costituita da Asi e Telespazio (Finmeccanica-Thales) ha il compito di coordinare il progetto, mentre le attivita' di ricerca sono affidate all'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Tor Vergata (Roma). Alla realizzazione del sistema collaborano anche l'Advanced Computer System (ACS) di Roma, il Consorzio Innova di Matera e la FlyBy di Livorno. Infine, la parte scientifica è seguita da Università del Piemonte Orientale, INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ed ENEA - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile. Da febbraio 2008 e' in corso, presso il Centro di Geodesia Spaziale 'G. Colombo' dell'ASI a Matera, un servizio di monitoraggio pre-operativo che ha gia' provato la propria efficacia fornendo al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e alla Guardia di Finanza - Comando regionale Puglia un report su oil spill nel Mediterraneo. Primi è ora in fase di calibrazione e validazione attraverso i dati acquisiti durante una campagna oceanografica a bordo della nave Urania del CNR. Enrico Saggese, presidente dell'ASI, ha spiegato: "PRIMI è un sistema che valorizza le immagini radar ottenute dai tre satelliti italiani della costellazione COSMO SKYMED, realizzata dall'ASI, che consentono di osservare la superficie del mare ogni poche ore, con la possibilità di  identificare le macchie di idrocarburi e generare un rapporto per utenti esterni di previsione sia dello spostamento sia dell'evoluzione nel tempo degli oil spill" Luciano Maiani, presidente CNR, ha dichiarato: "Il Progetto pilota è interessante anche perchè è in principio esportabile in qualsiasi tratto di mare del globo ove esistano i dati di supporto per il trattamento delle immagini ed i modelli di circolazione necessari al suo funzionamento. PRIMI è un sistema composto da 4 moduli: osservazione, previsione, archivio e interfaccia utente. Rispetto ad altri sistemi osservativi, la novità del 'modulo osservazione' risiede nell'utilizzo di più piattaforme SAR (Synthetic Aperture Radar) e ottiche che garantiscono la massima copertura possibile dei mari italiani. Le informazioni su eventuali oil spill rilevati vengono poi trasmesse al 'modulo previsione' che, mediante modelli matematici di circolazione marina, produce una previsione a 72 ore sulle future posizioni degli oil spill osservati, nonché sulle loro caratteristiche".
Lisa Zillio
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