17/05/2019 - 17:44

Pile e accumulatori esausti: sempre meglio la raccolta e il riciclo in Italia

Presentato oggi il Rapporto del Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori.

La raccolta ed il riciclo di pile e accumulatori esausti in Italia continua a migliorare di anno in anno. A certificarlo è il Rapporto del Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori presentanto stamattina a Como. 

Pile e Accumulatori
Un caso di eccellenza di sostenibilità ambientale ed economia circolare.

Di seguito i principali risultati raggiunti nel corso del 2018 in Italia dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori che dal 2012 si occupa della raccolta differenziata e e del riciclo di questa tipologia di rifiuti, tra cui anche rifiuti pericolosi, come per esempio nel caso delle batterie al piombo esauste.

- Pur diminuendo l’immesso al consumo, aumenta del 10% la raccolta di pile e accumulatori portatili easusti. 
- Il tasso di raccolta raggiunge il 43% (+6% rispetto al 2017).
- Quasi 184 mila tonnellate di accumulatori industriali e per veicoli esausti gestite.
- Nel 2018 oltre 700 nuovi luoghi di raccolta iscritti al CDCNPA (+11%).
- Complessivamente sono 7.449 le strutture servite dal CDCNPA.

In occasione della giornata conclusiva del contest nazionale Una Pila alla Volta, la campagna di sensibilizzazione del CDCNPA dedicata ai ragazzi giunta alla sua seconda edizione, è stato presentato stamattina a Como il Rapporto del Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA) alla presenza di Giulio Rentocchini, Presidente del CDCNPA, di Luca Tepsich, Segretario Generale del CDCNPA e di Marco Galli, Assessore all’Ambiente del Comune di Como.

Nel Rapporto si fa una fotografia dell’andamento della raccolta e della corretta gestione delle pile e accumulatori portatili, industriali e per veicoli a livello nazionale e regionale. Il CDCNPA può contare su una rete di luoghi di raccolta capillare in tutta Italia. Questi i numeri nel dettaglio.

I dati di raccolta

Pile e accumulatori portatili
Nonostante le batterie nuove immesse sul mercato nel 2018 siano leggermente diminuite rispetto al 2017, la raccolta è aumentata del 10%. Questo ha determinato un aumento del tasso di raccolta, ossia del rapporto tra rifiuti avviati al recupero e pile e accumulatori venduti, che è passato dal 37% al 43%, appena al di sotto dell’obiettivo europeo. Sono stati avviati a recupero, infatti, 10.432.410 kg di rifiuti di pile e accumulatori portatili. Se si considerano le quantità complessive da quando il CDCNPA è operativo (2012), la raccolta è stata pari a circa 65 milioni di kg.

La raccolta contabilizzata dal CDCNPA ha due origini: la prima è la raccolta effettuata dai Consorziati presso le strutture e i soggetti abilitati e iscritti al CDCNPA, la seconda, cosiddetta “volontaria”, riguarda i servizi di raccolta professionali che gli stessi Consorziati erogano in modo autonomo ad altri soggetti detentori di rifiuti.

La suddivisione regionale della raccolta proveniente dai ritiri gestiti dal CDCNPA (quindi esclusa la raccolta volontaria che rappresenta circa la metà del totale) mantiene una forte predominanza delle Regioni del Nord che da sole raccolgono 3.349.161 kg
L’area Centro supera il milione di kg ma nel 2018 ha registrato un incremento di circa il 20%, il Sud e le isole si fermano sotto il mezzo milione di kg

Pile e accumulatori industriali e per veicoli
Il sistema coordinato dal CDCNPA nel 2018 ha raccolto 183.794 tonnellate di accumulatori industriali e per veicoli con un aumento del 2,4% rispetto all’anno precedente. Le tonnellate di accumulatori nuovi immessi sul mercato sono stati invece quasi 320 mila. 
Questa differenza deve tenere conto del fatto che tra i quantitativi contabilizzati dal CDCNPA non compaiano tutti quegli accumulatori gestiti da soggetti terzi (non iscritti al Centro di Coordinamento) che effettuano il servizio di raccolta autonomamente e che non hanno alcun obbligo di rendicontazione del dato al CDCNPA stesso.

I luoghi di raccolta
Nel 2018 oltre 700 nuovi luoghi di raccolta si sono iscritti al CDCNPA per usufruire del servizio di ritiro gratuito da parte dei consorziati. 
L’aumento rispetto al 2017 è stato di circa l’11% e a fine anno il totale delle strutture servite era pari a 7.449
Alle tipologie di luoghi di raccolta attualmente serviti (centri di raccolta, punti vendita, impianti di trattamento RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), grandi utilizzatori e centri di stoccaggio), si sono aggiunti i centri di assistenza tecnica, che hanno potuto iniziare a iscriversi da fine 2017. 
Per centri di assistenza tecnica si intende tutti i fornitori di servizi di riparazione, manutenzione, installazione post-vendita di ricambi e accessori per prodotti, apparecchiature e sistemi alimentati a batteria come computer portatili, smartphone, piccoli elettrodomestici, elettroutensili, ecc.

La distribuzione territoriale dei luoghi di raccolta mantiene una certa disomogeneità con una maggiore concentrazione nelle regioni del Nord. 
Nel 2018 il Sud ha però visto un sensibile aumento dei luoghi di raccolta che sono passati da 1.379 a 1.950 (+41%), più modesto l’incremento nell’area Centro (+19%) e Nord (+9%) che ha comunque superato la soglia delle 4.000 strutture. La Regione più attrezzata rimane la Lombardia (1.478), seguita da Veneto (728) e Piemonte (576). Al Centro si segnala il Lazio con 533 luoghi di raccolta e al Sud la Puglia (344).

Una volta raccolti, le pile e gli accumulatori, erroneamente considerati rifiuti semplicemente da smaltire, sono sottoposti a specifici trattamenti per recuperare le materie prime contenute negli stessi. In particolare, gli accumulatori al piombo sono riciclabili al 100%

“I dati che emergono da questo report - ha detto Giulio Rentocchini, Presidente del CDCNPA - rappresentano un’Italia in cui la raccolta differenziata e il recupero delle pile e gli accumulatori sono una realtà ormai acquisita. Riteniamo che la strada intrapresa sia corretta; si tratta ora di aumentare ulteriormente i quantitativi raccolti. Un’occasione importante si presenterà con il Pacchetto Economia Circolare costituito da quattro Direttive Europee, che dovrà essere recepito nell’impianto normativo italiano. Siamo convinti che un’azione legislativa orientata alla semplificazione delle procedure possa dare il giusto impulso al nostro sistema. Altra sfida da affontare, a cui stiamo già lavorando, è quella degli accumulatori al litio utilizzati per le auto ibride ed elettriche. Possiamo dunque guardare al futuro con serenità, sapendo che bisognerà lavorare per far crescere i livelli di raccolta e rafforzare il settore della gestione del recupero di pile e accumulatori che già oggi rappresenta un pilastro dell’economia circolare italiana”.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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