16/09/2022 - 12:06

Più acido, meno fertile e meno ossigenato: effetti del cambiamento climatico sul Mediterraneo

Acidificazione, impoverimento di ossigeno, di sostanze nutrienti e di microrganismi planctonici alla base delle catene alimentari. Fenomeni che caratterizzerebbero il Mar Mediterraneo alla fine di questo secolo secondo un nuovo studio condotto dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS con la collaborazione della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici - CMCC.
 

mar mediterraneo

“La nostra ricerca valuta l’impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi marini mediterranei tra la metà e la fine del 21° secolo utilizzando proiezioni ad alta risoluzione dello stato fisico e biogeochimico del bacino” racconta Marco Reale, coautore dell’articolo, recentemente pubblicato su Biogeoscience. “Il Mar Mediterraneo è stato identificato da diversi studi come un hotspot del cambiamento climatico, cioè un’area dove gli effetti dei cambiamenti del clima globale avranno un impatto particolarmente rilevante. Simulazioni climatiche già effettuate in diversi studi hanno previsto un riscaldamento globale delle masse d’acqua e significative variazioni della circolazione del bacino. Noi ci siamo chiesti come risponderanno gli ecosistemi marini e abbiamo cercato di dare una risposta a questo quesito attraverso delle simulazioni numeriche”.

Il gruppo di ricerca ha analizzato la risposta degli ecosistemi marini del Mediterraneo a due diversi scenari di emissione di CO2. “Le emissioni di gas serra legate attività antropiche nei diversi scenari futuri hanno una chiara tendenza a scala globale. Questa tendenza, però, non si trasferisce in maniera diretta a livello regionale e locale. I processi fisici ed ecologici del mare possono esserne influenzati sia positivamente che negativamente. Per individuare, analizzare e comprendere i possibili impatti del cambiamento climatico nelle diverse regioni marine del Mar Mediterraneo, quindi, è molto importante avere poter impiegare modelli matematici ad alta risoluzione come quelli che sono stati applicati in questo studio” sottolinea Tomas Lovato del CMCC, coautore dello studio.

Lo scenario peggiore simula una crescita ininterrotta di concentrazione di CO2 nell’atmosfera fino ad arrivare a 1200 ppm (parti per milione) a fine secolo. Quello più ottimistico prevede un taglio di emissioni e quindi una stabilizzazione della CO2 atmosferica intorno a circa 500 ppm.
“Le due simulazioni climatiche confermano ed espandono i risultati già prodotti negli anni scorsi dal gruppo di modellistica dei sistemi marini di OGS, e prospettano un Mediterraneo che diventerà più caldo e caratterizzato da un calo generale del contenuto di nutrienti e ossigeno negli strati superficiali e intermedi del bacino. Inoltre, a causa dell’assorbimento di CO2 dall’atmosfera, la colonna d’acqua diventerà più acida, in linea con le proiezioni su scala globale. “I cambiamenti previsti - continua Marco Reale - saranno più intensi nello scenario di emissione peggiore e nella parte orientale del bacino, meno influenzata dagli scambi d’acqua allo stretto di Gibilterra. Nello scenario più ottimistico, alcune variabili dell’ecosistema marino mostreranno invece una tendenza per la seconda metà del secolo a recuperare lo stato che avevano all’inizio del 21° secolo”. Un risultato che dunque supporta l’idea che la riduzione delle emissioni di CO2 sarebbe efficace nel limitare gli effetti del cambiamento climatico.

Tommaso Tautonico
autore
Articoli correlati
  • slowfish
    Leggi
    29/06/2021 - 18:45
    Ambiente
    Ambiente: il Mediterraneo muore di caldo

    Scompaiono coralli e molluschi e per pescare occorre andare sempre più al largo. Le ondate di calore e l’aumento delle temperature creano gravi squilibri all’ecosistema marino, riducendone la biodiversità. Slow Fish, la manifestazione organizzata da Slow Food e Regione Liguria, coinvolgerà da...

  • blue recovery plan Mediterraneo
    Leggi
    08/06/2020 - 12:39
    Ambiente
    Dal WWF il "Blue Recovery Plan" per il Mediterraneo

    In un Mediterraneo devastato dalla pandemia COVID-19 e che si avvia faticosamente ad una stagione turistica poco promettente, il WWF lancia un appello ai 22 paesi e territori costieri in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani: la proposta è quella di lavorare insieme su un “BLUE RECOVERY...

  • CO2 precipitazioni
    Leggi
    18/02/2020 - 18:49
    Ambiente
    La CO2 ha un effetto immediato sulle precipitazioni nel Mediterraneo

    Stabilizzare le concentrazioni di CO2 in atmosfera avrebbe, nell’immediato, un effetto benefico sulle piogge di alcune regioni a clima mediterraneo. Lo studio condotto dal Cnr-Isac in collaborazione con l’Università di Reading, è pubblicato sulla rivista Pnas.

  • cambiamenti climatici
    Leggi
    31/07/2017 - 12:54
    Ambiente
    Il Mediterraneo è lo specchio dei cambiamenti climatici

    Il Mare Nostrum sta rispondendo al global warming molto rapidamente. In particolare, l’evaporazione è maggiore di precipitazioni e apporti fluviali, temperatura e salinità aumentano ad un tasso due volte e mezzo maggiore rispetto alla seconda metà del XX secolo e superiore a quello degli oceani.