17/07/2014 - 21:31

Phytobac, l'innovazione al servizio di un'agricoltura sostenibile

Mybatec srl in collaborazione con Bayer CropScience distribuisce in Italia il nuovo sistema chiuso più sicuro per lo smaltimento delle acque reflue.

Cos’è? Phytobac è l'evoluzione dei Biobed nati in nord Europa nei primi anni novanta. E' un sistema chiuso e isolato, sicuro per l’uomo e l'ambiente perchè elimina il contatto con l’operatore e il potenziale pericolo di contaminazione dell’ambiente circostante dovuto alla percolazione o al ruscellamento. L'impianto di drenaggio brevettato ed il software esclusivo per la gestione controllata dell'umidità sono il fiore all'occhiello di Phytobac.

A cosa serve? Phytobac è un sistema sicuro ed efficace che biodegrada i reflui di fine trattamento e le acque di lavaggio delle irroratrici. E’ un ottimo strumento per combattere la contaminazione puntiforme che è il maggior danno dovuto al rilascio nell’ambiente di agrofarmaci da parte dell’agricoltura*.

Quali vantaggi?
·         Nessun controllo dell’acqua in uscita perché smaltita tramite evaporazione.
·         L'operatore lavora in tutta sicurezza in quanto non entra mai in contatto con i reflui. Inoltre, a differenza di altri prodotti sul mercato, non ci sono rifiuti speciali da smaltire annualmente.
·         E’ dotato di un sistema di allarme per il troppo pieno. Il pannello di controllo monitora il funzionamento ed evita che si verifichino disfunzioni.
·         Phytobac non necessita di manutenzione, grazie alla semplicità di funzionamento e ai materiali di alta qualità con cui viene realizzato, resistenti a prodotti chimici e agenti climatici estremi.
·         Avere un Phytobac in azienda è sinonimo di sostenibilità e tutela dell'ambiente.
·         Inoltre si è in regola con le disposizioni del PAN.

Come funziona? Il principio di Phytobac è molto semplice. Le acque contaminate passano attraverso il Biomix, un substrato naturale che le degrada. L'acqua invece evapora naturalmente in pochi mesi. A fine stagione non ci sono più residui contaminati grazie al lavoro di funghi e batteri presenti nel Biomix.

Quali formati? Phytobac è disponibile in più formati, a seconda delle esigenze aziendali: grande o piccolo, fisso o mobile, in plastica o in cemento. Phytobac viene dimensionato in modo personalizzato grazie ad un software di proprietà che è in grado di fornire tutte le informazioni per realizzare il biodegradatore più adatto alla singola azienda. Un Phytobac installato a Cuneo avrà caratteristiche diverse di uno in funzione a Catania. Inoltre è ingrandibile nel tempo, nel caso in cui l'azienda si espandesse o variasse la gestione dei fitofarmaci. Può essere installato anche in aree con spazi limitati.

Riconoscimenti ricevuti: Lo sviluppo di Phytobac è il risultato di studi effettuati Biotisa SAS. In Francia Phytobac è adottato da anni; è stato riconosciuto dal MEEDDAT (Ministero dell'Ecologia, dello Sviluppo Sostenibile e dell'Energia). Brevetto: EP 1834929-2007-09-19.  Distributore esclusivo per l’Italia: Mybatec srl in collaborazione con Bayer CropScience.


Contatti: Mybatec S.r.l., Via Bovio, 6 - 28100 - Novara (NO)
0321 1820571 - info@mybatec.eu

* Cos’è l’inquinamento puntiforme?Le contaminazioni puntiformi sono il risultato di pratiche agricole scorrette che possono determinare la contaminazione delle acque di superficie e di falda. L’inquinamento puntiforme si verifica durante la preparazione della miscela, durante il riempimento della strumentazione, nel trasporto e nel lavaggio interno ed esterno delle irroratrici. Ogni anno in Italia vengono impiegate circa 150.000 tonnellate di prodotti fitosanitari. Nel 47% del totale delle acque di superficie analizzate, è stata rilevata la presenza di PPP e nel 27,9% dei casi con concentrazioni superiori al limite stabilito per le acque potabili. Il 24,8% delle acque sotterranee sono risultati contaminate e nel 7,7% dei casi con concentrazioni superiore ai limiti di potabilità. (Fonte TOPPS).

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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