21/02/2013 - 10:00

Per una GDO sostenibile: l'accordo di Leroy Merlin Italia con il Ministero dell'Ambiente

L'azienda leader del bricolage e del fai-da-te presente in Italia con 47 punti vendita firma un'intesa per l’analisi, la riduzione e la neutralizzazione dell’impatto sul clima
Leroy Merlin Italia lavorerà – lo stabilisce l'accordo volontario sottoscritto in questi giorni con il Ministero dell'Ambiente - alla definizione di un sistema di gestione delle emissioni GHG valido per tutto il settore della Grande Distribuzione.
Un impegno, questo, di grandi impatto e concretezza e da portare avanti individuando – già nel breve periodo – interventi economicamente efficienti volti alla progressiva neutralizzazione di tutte le emissioni generate dalle attività produttive aziendali.

L’accordo firmato con il Ministero rappresenta per noi un importante riconoscimento del nostro costante e profondo impegno nella riduzione dell’impatto ambientale e nella diffusione della cultura della sostenibilità - spiega l’Amministratore Delegato di Leroy Merlin Italia Thomas BouretDa sempre realizziamo attività di sensibilizzazione per i collaboratori e per i clienti e ci impegniamo concretamente nella riduzione della nostra impronta ambientale. Ora siamo ancora più orgogliosi di poter definire un sistema che sarà punto di riferimento per la Grande Distribuzione”.

Questo progetto si inserisce nell’ambito del programma che il Ministero dell’Ambiente ha ideato - in linea con le politiche governative del “Protocollo di Kyoto” e del “Pacchetto Clima – energia” dell’Unione Europea – per coinvolgere le grandi aziende italiane in una sperimentazione su vasta scala per l’ottimizzazione delle differenti metodologie di misurazione delle prestazioni ambientali.
Il programma del Ministero per la valutazione dell’impronta ambientale al quale ha aderito con accordo volontario Leroy Merlin” – ha spiegato il Ministro Corrado Clini – “coinvolge oltre 70 aziende in diversi settori produttivi. Le imprese con cui collaboriamo hanno capito che la competitività nei mercati internazionali dipende dalla capacità di innovazione, riducendo l’impatto ambientale dei processi di produzione”.
Maddalena Cassuoli
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