01/01/2013 - 01:00

Passeggiata in bicicletta a ritmo lento

Forse un giorno non troppo lontano diventerà una lunga pista ciclabile. Per adesso è una splendida litoranea che attraversa una delle zone protette più lunghe d'Italia, il Parco Naturale "Otranto-Leuca e bosco di Tricase".
Venerdì 13 Luglio Salento Bici Tour, in collaborazione con l'ente Parco e la Regione Puglia, all'interno dell'iniziativa OPEN DAYS ESTATE 2012, organizza un'escursione in bicicletta che da Leuca porterà i partecipanti fino a Otranto, in una passeggiata a ritmo lento alla scoperta dei paesaggi unici offerti da questo tratto di costa. Si parte alle 8:30 dal santuario di Santa Maria di Leuca, e subito giù in discesa verso il canalone del ciolo, un canyon scavato nella roccia, intorno al quale si susseguono numerosi terrazzamenti a muraglie, opere di alta ingegneria contadina costruite nei secoli per rendere produttive terre impervie, strappando letteralmente alla roccia piccoli appezzamenti coltivabili.

 Qualche chilometro più a nord ci si spinge nell'entroterra per visitare il bosco di Tricase, che ospita esemplari pluricentenari della quercia vallonea, una specie che trova qui il suo unico habitat in tutta la penisola italiana. Non mancherà una visita al biotopo che ospita questa ed altre specie protette.Seguendo la strada della Serra del mito si scende poi verso l'insenatura dell'Acquaviva, una splendida spiaggetta incastonata nella scogliera, dove si farà una lunga sosta a mare e si consumerà il pranzo al sacco. Nel pomeriggio si riparte verso Santa Cesarea, stazione termale dai palazzi sgargianti, e poi Porto Badisco - mitico approdo di Enea - che ospita nelle sue viscere la famosa "Grotta dei Cervi", quella che è stata definita la "cappella Sistina della preistoria", per la ricchezza e bellezza delle pitture parietali contenute al suo interno. Ci sarà il tempo per gustare un caffè in ghiaccio (magari col latte di mandorla), prima di affrontare gli ultimi chilometri, forse i più affascinanti. La costa, in prossimità di Torre Sant'Emiliano, è brulla e selvaggia: sfiorando le rovine dell'antica abbazia di Cerrate, si arriva al faro di Punta Palascìa, estremo orientale d'Italia, e quindi al laghetto di bauxite - strano giacimento di acqua dal colore rosso acceso emerso tra i resti di una cava dismessa. Arrivo a Otranto intorno alle 19 e treno di rientro dalla stazione FSE fino a Leuca.

Il Parco Otranto-Leuca e bosco di Tricase non è solo un luogo carico di storia (numerose sono le torri di avvistamento che si incontreranno lungo il cammino) che regala panorami mozzafiato, ma è anche uno dei siti di maggiore importanza dal punto di vista botanico dell'intera penisola. Al suo interno sono conservate decine di specie endemiche dei balcani e che si trovano soltanto qui in Italia. Alcune di essere sono comprese della lista rossa nazionale di specie vegetali in via di estinzione. Attraversarlo in bicicletta, con un impatto zero sull'ambiente, con il ritmo lento tipico del mezzo, è un modo di proteggere queste specie e di spostare l'attenzione su di esse, in attesa che le amministrazioni decidano di far fruttare a pieno una strada che può essere una riserva non solo naturale, ma anche di un turismo più attento e consapevole. Trasfromandola, magari un giorno non troppo lontano, in una lunga pista ciclabile.

L'organizzazione mette a disposizione dei partecipanti fino a 20 biciclette. La partecipazione e l'affitto delle biciclette sono gratuiti. Per info chiamare al 346 086 27 17. O consultare il sito www.salentobicitour.org
Marilisa Romagno
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