01/01/2013 - 01:00

Partite le operazioni di prelievo delle 3mila tonnellate di PFU

Come annunciato lo scorso 6 giugno a Roma, sono partite questa settimana le operazioni di prelievo delle 3.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso accumulate nella zona industriale di Oristano.
L'annuncio era stato dato ad inizio mese a Roma, dal Ministro dell'Ambiente Corrado Clini e dal Direttore Generale di Ecopneus, Giovanni Corbetta, presente il Commissario Straordinario del Comune di Oristano Antonello Ghiani, ed ora, come promesso, sono partite le attività di rimozione delle circa 3.000 tonnellate accumulate in via Parigi, presso uno stabilimento industriale abbandonato, nell'area industriale di Oristano.
 
Dopo l'uscita dal sito, lunedì 18 giugno, del primo carico di PFU (Pneumatici Fuori Uso), le attività procedono come da programma: nella prima settimana saranno rimosse circa 150 tonnellate, con una previsione di chiusura attività entro ottobre.  "Un intervento messo in campo con prontezza ed efficienza, grazie anche alla piena sinergia con il Comune di Oristano. - ha dichiarato Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus - Si tratta di un progetto che, inserito nel quadro della raccolta quotidiana in tutta Italia dei PFU, completa la strategia di piena ed efficace gestione dei questo prezioso materiale dai numerosi ed interessantissimi impieghi".

"L'inizio delle operazioni di rimozione degli penumatici, grazie all'azione congiunta di Ecopneus, Comune e Provincia, consente di avviare a soluzione un grande problema ambientale ed igienico - osserva il Commissario strardinario del Comune di Oristano Antonello Ghiani -. Il caldo di questi giorni evidenzia ancora di più il pericolo che la presenza di un quantitativo tanto elevato di pneumatici costituiva per la città. Entro breve l'area sarà definitivamente bonificata e il problema definifitivamente superato". Ecopneus ha attivato per l'intervento la F.D.G. di Collu Srl, società partner che stabilmente opera nella raccolta e invio a recupero dei PFU in Sardegna.

L'intervento, completamente a carico di Ecopneus, permetterà la messa in sicurezza del sito, scongiurando il rischio di incendio in un'area limitrofa allo stagno di Santa Giusta - sito di interesse comunitario e zona umida di importanza internazionale - così come la diffusione di malattie legate agli insetti che negli anni si sono insediati tra i pneumatici lì abbandonati ed infine l'invio a corretto recupero del PFU raccolto. I PFU prelevati dal sito di Oristano saranno avviati, per la maggior parte a recupero energetico presso cementifici, date le condizioni del materiale, esposto per diversi anni alle intemperie e non adatto al riciclo. Peraltro il combustibile derivato da PFU ha un potere calorifico equivalente a quello del pet coke o di un carbone di ottima qualità e rappresenta quindi un grande beneficio per le Aziende che lo possono correttamente utilizzare. Una piccola frazione dei PFU provenienti dal sito potrà essere sottoposta a trattamento anche per una successiva valorizzazione come materiale.
Vesna Tomasevic
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