24/10/2013 - 02:28

Pannelli fotovoltaici e rifiuti

Per il 14 febbraio 2014 l'Italia dovrà adottare un provvedimento di recepimento della direttiva 2012/19/CE che inserisce i pannelli fotovoltaici nell'ambito dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Il 14 febbraio 2014 rappresenta la deadline entro la quale deve essere recepita la direttiva RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) del 4 Luglio 2012 n.19 emessa dal Parlamento europeo e del Consiglio sui "rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche".
La direttiva in esame mira a realizzare gli obiettivi della politica ambientale dell'Unione i quali sono, in particolare, la salvaguardia, la tutela e il miglioramento della qualità dell'ambiente, la protezione della salute umana e l'uso accorto e razionale delle risorse naturali.


Si fonda, conseguenza, sul principio di precauzione, sul principio dell'azione preventiva, e su quello della correzione del danno ambientale, in via prioritaria alla fonte, e sul principio «chi inquina paga».


la direttiva 2012/19/CE prevede l'inclusione immediata per i moduli fotovoltaici nel Sistema RAEE nazionale: nel considerando n.9 si legge infatti che: "le apparecchiature che non sono progettate e installate specificamente per essere parte di detti impianti, e che sono idonee a svolgere la propria funzione anche ove non siano parti di detti impianti, dovrebbero rientrare nell'ambito di applicazione della presente direttiva. Ciò riguarda, ad esempio, le attrezzature di illuminazione o i pannelli fotovoltaici".

Il predetto obbligo di legge accende l'attenzione su alcune problematiche di particolare importanza per lo smaltimento dei prodotti, quali ad esempio:
- la classificazione dei moduli fotovoltaici, di tipo domestico o professionale: differenze e impatto sui produttori;
- le modalità operative e finanziarie di funzionamento del Sistema RAEE;
- gli impatti conseguenti per i produttori;
- -distinzione fra rifiuti nuovi e storici.
 

Alessio Elia
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