18/10/2016 - 13:15

Nuove tecnologie per produrre energia dagli scarti della birra

Nasce all'Università del Colorado a Boulder l'idea di ricavare energia dalle acque reflue dei birrifici. Questo avviene grazie ad un processo basato su una muffa che si sviluppa proprio nelle acque di scarto derivanti dalla produzione di birra.
Grazie agli ingegneri Zhiyong Jason Ren e Tyler Huggins dell' Università del Colorado a Boulder è nata l'idea di incubare energia in batterie al litio partendo dalle acque reflue dei birrifici. Un sistema altamente all'avanguardia e innovativo che permette di riutilizzare le acque reflue riducendo i costi di smaltimento rifiuti dei birrifici, ma non solo, permette anche di immagazzinare energia per batterie.

Il processo di bioproduzione utilizza un organismo cresciuto nelle acque reflue dei birrifici, una muffa, per creare i materiali a base di carbonio necessari alle celle elettrochimiche. Non è un processo nuovo per l'industria energetica, il sistema di conversione dei materiali biologici in strutture a base di carbonio per l'energy storage è già in uso anche se in maniera ristretta, dovuto al fatto che la biomassa in natura è molto limitata e il processo è costoso.

Gli ingegneri hanno coltivato la muffa, la Neurospora crassa, nelle acque di scarto della birra, così facendo hanno ottimizzato i processi chimico-fisici del micete fin dall'inizio, creando uno dei più efficienti elettrodi di derivazione naturale per batterie al litio. Il ricercatore Huggins ha spiegato: «L'acqua di scarico è ideale per far crescere il nostro fungo», e a proposito del processo di smaltimento delle acque aggiunge: «I birrifici utilizzano circa sette barili d'acqua per ogni barile di birra prodotto. E non possono semplicemente scaricare i sottoprodotti così come sono nelle fogne, perché sono necessari alcuni passaggi di filtraggio».

Lo scopo ora è diffondere tale sistema il più possibile in modo che le fabbriche di birra potrebbero ridurre i loro costi di smaltimento rifiuti e nello stesso tempo assicurare un'incubazione di energia a partire da componenti tecnologici avanzati.
Marilisa Romagno
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