13/03/2018 - 11:10

Mobilità: i vaporetti veneziani alimentati con olio da cucina

L'olio da cucina utilizzato quotidianamente dai cittadini diventerà biocarburante per i caratteristici vaporetti veneziani. Siglato accordo tra Comune, Eni e le due municippalizzate Avm e Veritas.

vaporetti veneziani

Venezia esempio di economia circolare. Questa mattina, a Ca’ Farsetti, si è tenuta la firma dell’accordo tra il Comune di Venezia, il Gruppo Avm, il Gruppo Veritas ed Eni per la fornitura sperimentale del biocarburante “Eni Diesel+” alla flotta Actv, trasporto pubblico locale di navigazione. L’olio con cui i cittadini friggono gli alimenti e poi conferiscono al servizio di raccolta differenziata diventa ora biocarburante per i vaporetti veneziani del servizio di trasporto pubblico. All'incontro con gli operatori dell'informazione sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore comunale allo Sviluppo economico, Simone Venturini, la presidente della Commissione consiliare Ambiente e Città sostenibile, Lorenza Lavini, il direttore generale del Gruppo Avm, Giovanni Seno, il direttore Energia e Approvvigionamenti del Gruppo Veritas, Massimo Zanutto, il direttore generale di Eni Refining & Marketing, Giuseppe Ricci.

“E' un momento di orgoglio per la nostra città e per l'Amministrazione comunale – ha esordito l'assessore Venturini – perché grazie a questo accordo stiamo dando un segnale forte di attenzione all'ambiente, all'occupazione e all'economia. Questa esperienza si tradurrà in benefici per la città e servirà da volano anche per altre realtà in Italia e all'estero, dimostrando ancora una volta che la chimica è innovazione, tecnologia, posti di lavoro e può migliorare la qualità della vita di tutti noi”. L'accordo prevede di avviare un progetto di sperimentazione su larga scala basato sull’utilizzo da parte di tutti i mezzi della flotta navale di “Eni Diesel+”, il nuovo carburante che contiene il 15% di componente rinnovabile e che verrà così fornito all’azienda veneziana di trasporto pubblico allo stesso costo del gasolio finora utilizzato dai mezzi in servizio nella città lagunare, dei quali Eni è già fornitore a seguito di gara d’appalto.

Vaporetti veneziani connubio tra sostenibilità e tradizione

“Oggi abbiamo l'opportunità di dimostrare quanto Venezia sia un laboratorio di trasformazione, concretezza e crescita economica – ha sottolineato il direttore Ricci – e quanto Eni abbia saputo coniugare sostenibilità ambientale e sociale, facendo crescere i posti di lavoro, la professionalità e il know how. Inoltre, alla fine della sperimentazione, avremo ottenuto una maggiore cultura della raccolta differenziata e una crescita economica che fa bene all'ambiente”. Per sette mesi, dal 1 aprile al 31 ottobre 2018, tutti i mezzi acquei della flotta Avm/Actv, attualmente riforniti con gasolio tradizionale, utilizzeranno il nuovo combustibile, la cui parte vegetale viene prodotta a Porto Marghera, dove Eni ha realizzato, con un brevetto proprietario, il primo esempio al mondo di conversione di una raffineria convenzionale in bioraffineria, cioè in grado di trasformare materie prime di origine biologica, inclusi gli oli vegetali usati e grassi animali, in biocarburanti di alta qualità.

“Eni ci fornirà 5,1 milioni di chili di gasolio dalla raffineria di Porto Marghera per i vaporetti – ha precisato il direttore Seno – ma non è escluso che questa iniziativa abbia degli sviluppi futuri che riguarderanno anche gli altri mezzi di trasporto pubblico. Come Avm quindi voglio ringraziare l'Amministrazione comunale per le proposte con cui stimola noi e le altre partecipate, Eni per la vicinanza che sta dimostrando alla città e Veritas, parte fondamentale di questo accordo".

E' infatti previsto che Veritas – la multiutility che effettua raccolta, valorizzazione e trattamento dei rifiuti, oltre che la depurazione delle acque reflue, nel territorio veneziano – conferisca la raccolta di olio di frittura di origine domestica, previo trattamento di purificazione, alla bioraffineria Eni di Venezia, consentendo così di mettere in atto un esempio concreto di valorizzazione di scarti di consumi. “Con la sottoscrizione di questo patto – ha sostenuto il direttore Zanutto – ci sarà modo di sensibilizzare ulteriormente i cittadini sulla corretta raccolta dei rifiuti e in particolare dell'olio usato, oltre che porre l'attenzione sulle emissioni della nostra amplia flotta di imbarcazioni e camion della spazzatura”.

Per la prima volta saranno effettuati durante la sperimentazione a Venezia i test sui motori marini: un motore di un vaporetto alimentato con il nuovo gasolio verrà sottoposto a prove al banco per una analisi delle emissioni e dei consumi che verrà effettuata da Avm/Actv (su protocollo di prova dell’Università Ca’ Foscari di Venezia) e dall’Istituto Motori del Cnr di Napoli per Eni: “Un'ulteriore dimostrazione che questo accordo è un fiore all'occhiello per la città – ha concluso la presidente Lavini – e rappresenta un punto di partenza verso un forte segnale di cambiamento e sinergia tra pubblico e privato. Si concretizza così quell'economia circolare che permette di preservare l'ambiente, valorizzare le nostre società partecipate e incentivare la crescita dei posti di lavoro”.

Tommaso Tautonico
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