01/09/2017 - 18:40

Le fonti rinnovabili termiche nella sfida della decarbonizzazione. Le proposte di AIEL per il raggiungimento degli obiettivi al 2030

Fonti rinnovabili. "La nuova Strategia Energetica Nazionale (SEN) elaborata dai Ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico si pone dei giusti obiettivi, ma sbaglia le modalità con cui intende raggiungerli".

Domenico Brugnoni e Marino Berton, rispettivamente presidente e direttore generale di AIEL, Associazione italiana energie agroforestali che raggruppa oltre 500 imprese della filiera legno-energia, commentano così il documento di programmazione e indirizzo del settore energetico nazionale, che traghetterà il nostro Paese al 2030, verso l'obiettivo del 27% di energia da fonti rinnovabili, che renderebbe l'Italia lo Stato più virtuoso a livello europeo.
 
Un traguardo così sfidante si può raggiungere grazie anche al contributo delle fonti rinnovabili termiche che rappresentano la principale tipologia energetica rinnovabile consumata nel nostro Paese: 10,6 Mtep secondo il report 2015 del GSE.
 
Il ruolo strategico delle biomasse
"Al contrario, la SEN - sottolinea Brugnoni - sottovaluta il ruolo strategico delle biomasse di origine forestale e agroforestale per la generazione di calore ed energia elettrica. È necessario invece che la SEN riconosca il contributo delle biomasse al raggiungimento degli obiettivi di produzione di energia termica rinnovabile al 2030, senza dimenticare l'importanza della valorizzazione energetica di legna, cippato e pellet ottenuti grazie alla gestione forestale sostenibile".
 
Mix di fonti rinnovabili
Nell’ambito della termica, la visione del futuro energetico nazionale proposta da AIEL privilegia un mix sostenibile e diversificato di fonti energetiche rinnovabili: "esistono - interviene il direttore di AIEL Marino Berton - ampi margini di ulteriore crescita in tutti i settori,  dalla geotermia al solare termico, dalle pompe di calore ad alta efficienza alle diverse declinazioni della valorizzazione energetica delle biomasse.  L’obiettivo della SEN è di arrivare al 2030 con il 28-30% di energia termica rinnovabile nei Consumi Finali Lordi, partendo dall’attuale valore di 19,2%. Un balzo di 10 punti percentuali in dieci anni che può essere raggiunto solo attraverso una visione integrata delle diverse tecnologie delle rinnovabili. Affidare in larga misura la svolta energetica nel segmento del riscaldamento a una tecnologia pur promettente come le pompe di calore ci sembra insufficiente rispetto ai risultati che la SEN propone di raggiungere."
 
Turnover tecnologico e Conto Termico
Un punto critico riguarda gli impatti emissivi degli impianti a biomasse solide. In realtà, negli ultimi 15 anni sono stati fatti notevoli passi avanti dalle industrie della filiera legno-energia, grazie a ingenti investimenti in ricerca e sviluppo. 
 
Per promuovere i risultati di questo impegno, AIEL ha creato lo schema di certificazione volontario Aria Pulita, che attesta in modo semplice la qualità ambientale degli apparecchi in termini di riduzione delle emissioni di particolato.
 
"Riteniamo - prosegue Berton - che nel settore del riscaldamento domestico sia necessario promuovere il turnover tecnologico, grazie alla diffusione degli incentivi previsti dal Conto Termico, le cui opportunità sono poco sfruttate. Il 55% degli impianti domestici alimentati a legna è stato installato prima del 2000: oltre 4,5 milioni di apparecchi hanno più di venti anni e la loro sostituzione con generatori a biomasse legnose di moderna concezione potrebbe determinare uno straordinario miglioramento di efficienza e il più che dimezzamento delle emissioni".
 
  
Nuovi edifici, ristrutturazioni, reti di teleriscaldamento e consumo energetico.
Nella sfida alla progressiva decarbonizzazione del sistema energetico nazionale, gli impianti di riscaldamento alimentati a biomassa rappresentano un'alternativa alle caldaie a gasolio.
Per queste ragioni, va garantita la possibilità di installare in nuovi edifici o edifici con rilevante ristrutturazione, generatori domestici a biomasse con le migliori prestazioni in termini di riduzione delle emissioni (4-5 stelle del decreto applicativo dell’art. 290 del dlgs 152/2006 in fase di emanazione). Infine va favorita la realizzazione di reti di teleriscaldamento alimentate da biomasse forestali e da sottoprodotti agricoli di origine territoriale al servizio delle comunità locali.
 
Generazione elettrica da biomasse
Passando alla generazione elettrica da biomasse, AIEL ritiene che la SEN debba individuare un ambito entro il quale questo segmento delle rinnovabili possa continuare ad avere uno sviluppo.  "Crediamo - afferma il presidente Brugnoni - che per il futuro sia necessario definire le opportunità incentivanti esclusivamente in un ambito cogenerativo"
AIEL condivide l’indicazione delle taglie medio piccole perché più rispondenti a un modello di approvvigionamento delle biomasse solide a scala territoriale,  ma ritiene che il limite dei 70 kW sia irrealistico e poco sensato sotto il profilo tecnico-economico. 
La soglia di 500 kWe di potenza per questa tipologia di impianti potrebbe rappresentare un riferimento opportuno.
 
 
 
AIEL è l'associazione delle imprese della filiera legno-energia, con sede legale a Roma e sede operativa a Legnaro (Padova) presso il Campus di Agripolis, che da 15 anni si occupa di promuovere la corretta e sostenibile valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, in particolare i biocombustibili legnosi (www.aiel.cia.it). 
 
L’associazione rappresenta circa 500 imprese della filiera, in particolare circa il 70% delle industrie italiane ed europee di costruzione di apparecchi domestici e caldaie (circa 700 M€ di fatturato). Sul fronte dei biocombustibili rappresenta circa 150 produttori di legna e cippato e 60 imprese italiane di produzione e distribuzione di pellet. 
 
AIEL ha fondato e gestisce in Italia tre sistemi di certificazione: ENplus (pellet), Biomassplus (legna, cippato e bricchette) e Aria Pulita (stufe, inserti, caldaie domestiche a legna e pellet).
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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