16/02/2016 - 13:22

Lavoro, Inps: nel 2015 in crescita le assunzioni. Merito degli sgravi fiscali

Ammontano a quasi 5 milioni e mezzo le persone assunte nel 2015 da datori di lavoro privati, una cifra che segna una netta crescita rispetto agli anni precedenti.
E' questo uno dei dati principali elaborati dall'Osservatorio sul precariato dell'Inps che fotografa la situazione occupazionale del nostro Paese nell'anno appena strascorso. 
 
La crescita del numero delle assunzioni riguarda soprattutto i contratti a tempo indeterminato e riguarda quasi 1,9 milioni di persone, con un incremento del 47% rispetto al 2014. E' rimasto invece sostanzialmente stabile il numero di assunzioni con contratti a tempo determinato, mentre sono diminuite le assunzioni in apprendistato (-20%). Per le cessazioni l'Inps registra una piccola riduzione: -2%. 
 
Sono state circa 500mila le trasformazioni contrattuali dal tempo determinato, con una crescita, rispetto al 2014, di poco inferiore al 50%. Sono aumentati anche i rapporti di lavoro già regolati da contratto di apprendistato e divenuti rapporti normali a tempo indeterminato (+23%). Complessivamente dunque secondo i dati elaborati dall'Inps la percentuale dei nuovi rapporti di lavoro (attivati o variati) a tempo indeterminato è stata del 41% rispetto al 32% del 2014. Per i giovani fino a 29 anni, questa quota è passata dal 24,5% al 33,6%. 
 
Queste dinamiche occupazionali hanno fatto sì che a fine 2015 si sia registrato un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a 606.000 posizioni di lavoro.
 
Secondo i dati dell'Inps sul totale delle attivazioni di posizioni di lavoro con contratto a tempo indeterminato (oltre 2,4 milioni sommando assunzioni e trasformazioni) hanno pesato la possibilità di accedere agli sgravi contributivi previsti dalla legge di Stabilità 2015. Sono infatti 1,44 milioni le posizioni che hanno beneficiato dell'esonero, ovvero quasi il 61% del totale,  La manovra finanziaria per il 2015 ha infatti stabilito le cosiddette "assunzioni agevolate" - ovvero un esonero contributivo per tutti i datori di lavoro privati, anche se non imprenditori - che prevedono lo sgravio triennale dal versamento dei contributi INPS a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'INAIL e nel limite massimo di 8.060 euro. 
 
Quanto alla composizione dei nuovi rapporti di lavoro in base alla retribuzione mensile, si registra per le assunzioni a tempo indeterminato una crescita delle retribuzioni intermedie (tra 1.250 euro e 2.250) con una diminuzione della quota sia di quelle inferiori che di quelle superiori. Per i contratti a termine si evidenzia un leggero slittamento verso retribuzioni maggiori, con una riduzione della quota di quelle inferiori a 1.500 euro. 
Rosamaria Freda
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