01/01/2013 - 01:00

La raccolta differenziata dell'organico

Le prime esperienze di raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti in Italia risalgono al 1994, quando erano 5 i Comuni che sperimentavano questa raccolta con l'obiettivo di ridurre la quantità di rifiuti da inviare in discarica, per far fronte alla progressiva chiusura delle discariche in molte realtà del Nord Italia e al conseguente drastico aumento dei costi di smaltimento.
Alla fine del 2007, in seguito ai buoni risultati ottenuti da molti comuni che hanno attivato questo tipo di raccolta e alle evoluzioni legislative, Europee e nazionali, i Comuni coinvolti erano 1.863, per un totale di 7.600.000 famiglie (Rif. Rapporto dell'Osservatorio Nazionale sui Rifiuti 2008, Cap. 8.1).
Il nodo nevralgico della raccolta dell'organico sta nella purezza del materiale in ingresso agli impianti, che ne determinerà la diversa destinazione. Per capire l'importanza della qualità possiamo paragonare la filiera del compostaggio alla filiera di un ristorante: come il successo di un ristorante è determinato soprattutto dalla bontà delle materie prime oltre che dalla bravura del cuoco, così la qualità del compost è influenzata più dai materiali disponibili che dall'efficienza delle tecnologie o dagli accorgimenti tecnici nella gestione degli impianti.
Lo Speciale di AcquistiVerdi.it si prefigge di porre l'accento sui fattori che contribuiscono ad accrescere l'efficienza della raccolta dell'organico e la qualità del materiale differenziato, tra i quali emergono l'acquisto del sacchetto biodegradabile e la sua distribuzione alle utenze.
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(Fonte: www.acquistiverdi.it)
Riccardo Bandello
Editore