01/01/2013 - 01:00

La sostenibilità economica e ambientale delle rinnovabili

Alla sala Auditorium del GSE si è svolto il workshop "La sostenibilità economica e ambientale dello sviluppo delle rinnovabili: come ristrutturare e razionalizzare gli oneri gravanti sulla bolletta" organizzato da ISES Italia e Assoelettrica.
Dopo i saluti iniziali di Costantino Lato (GSE) che ha annunciato per il prossimo anno il monitoraggio degli andamenti dei costi dell'energia sia in Italia che in Europa, il workshop è proseguito con la relazione congiunta di ISES ITALIA e Assoelettrica illustrata da G.B. Zorzoli (ISES ITALIA), dalla quale è emerso che sono molteplici le componenti del costo della bolletta su cui si potrebbe intervenire sia nel breve che nel lungo termine. Prioritario è l'allineamento dei prezzi italiani del gas a quelli europei, ma, in particolare per quanto concerne i prezzi per il consumatore nel breve e medio periodo è possibile agire su altre voci, quali una più equa ripartizione della voce A3 fra le diverse categorie di utenti, lo spostamento sulla fiscalità generale di voci come lo smantellamento delle centrali nucleari e i regimi tariffari speciali. In generale va appoggiata la razionalizzazione in direzione equitativa delle componenti fiscali e parafiscali, come previsto dal Dl Sviluppo, in modo da rimuovere la penalizzazione che oggi grava sulle PMI. Intervenendo nella successiva tavola rotonda, Morgantini (AICEP) ha sottolineato come siano i consumatori finali a sopportare il caro energia e ha sostenuto l'opportunità di avere una tariffa binomia, che tenga conto sia della potenza che dei consumi. Un allineamento dei prezzi tra Italia ed Europa potrebbe aprire le frontiere ad un nuovo mercato più concorrenziale.

De Blasio (Assosolare) e Tortora (Aper) hanno in particolare sottolineato come sia sbagliato attribuire il caro bolletta all'onere delle fonti energetiche rinnovabili. In realtà, in Italia il costo dell'energia dipende soprattutto dal prezzo del gas e questo perché l'Italia ne è un forte importatore. Bortoni (AEEG) ha analizzato gli ostacoli che si frappongo al perseguimento di prezzi italiani del kWh allineati con il resto d'Europa, se questo allineamento non è precario, occasionale, bensì strutturale. E' necessario convergere verso una rimodulazione del riparto dei costi per premiare la competitività dell'intero manifatturiero e non considerare solo le attività energivore. La ripartizione dei costi deve essere tale da non farli gravare solo sui consumatori e questo modus operandi deve valere anche per gli investimenti. Inoltre rispetto al passato va valutato meglio il rapporto fra costi delle incentivazioni ed efficacia dei relativi investimenti. Togni (ANEV) ha evidenziato come il caro costo sia dovuto a una serie di inefficienze, in particolare dalla rete, ad alcuni meccanismi d'incentivazione e ai prezzi del gas d'importazione. Ha inoltre ribadito che per ridurre l'aleatorietà di alcune rinnovabili va privilegiata l'integrazione dei singoli impianti in ambiti territoriali da parte di società come Terna o il GSE, così da limitare radicalmente gli oneri di bilanciamento. Secondo il sottosegretario Fanelli (MATTM) per capire come agire in futuro occorre partire dagli errori del passato.

Il settore delle rinnovabili ha ormai superato la fase dell'"infanzia", in cui andava protetto, per cui ora deve assumersi le sue responsabilità e gli oneri che ne conseguono. Bisogna tendere verso una progressiva e sostanziale riduzione del sistema incentivante e convergere sempre più verso sistemi, in un certo senso sempre incentivanti, ma di mercato, come ad esempio il mercato dell'accumulo. I lavori sono stati chiusi da Chicco Testa (Assoelettrica) che, dopo avere sottolineato il contributo anche di principio (condivisione e non contrapposizione) dato dalla relazione congiunta delle due Associazioni promotrici del convegno, ha svolto un'analisi approfondita della situazione attuale, soffermandosi sugli effetti per il comparto elettrico del particolare momento storico di recessione economica, e quindi anche dei consumi, e ribadendo che i sacrifici debbono essere fatti da tutti e non solo dai consumatori.
Tommaso Tautonico
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