01/01/2013 - 01:00

La Foresta Amazzonica è in pericolo

Un nuovo codice minaccia la foresta amazzonica. Molti ambientalisti in Brasile stanno perdendo la vita, e il mondo intero chiede al Presidente Dilma di salvare la più grande foresta del nostro pianeta.
Le foreste hanno un ruolo rilevante nel mantenimento dell'equilibrio del nostro ecosistema. L'intento per il 2011 , che è stato proclamato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite l"anno Internazionale della foresta", è di promuovere strategie e politiche volte alla conservazione e alla tutela del cuore verde del nostro pianeta a fronte dei disboscamenti per ricavare terreno destinato all'agricoltura e all'allevamento.

E' proprio alla luce di questi buoni propositi che quanto succede in Amazzonia suona come un triste paradosso. Infatti il 24 maggio la camera dei deputati brasiliani ha approvato - con 410 voti favorevoli e 63 contrari - un nuovo codice forestale che legittima l'ulteriore abbattimento della foresta, oltre a concedere l'amnistia per le persone multate per la deforestazione nel 2008. Il Codice forestale precedente alle votazioni del 24 maggio, imponeva ad agricoltori e allevatori di disboscare solo una parte della foresta nei loro terreni, mantenendone l'80% intatta, con il nuovo codice si passerà solo al 50%.

Adesso si attende l'esito del voto in Senato. Le speranze sono riposte nel presidente Dilma Rouseff, che potrebbe porre il veto, ma il suo comportamento non convince. Dilma, si è sempre detta contraria al nuovo codice forestale, ma fino ad oggi nulla di concreto è stato fatto per fermarne la legittimazione. Ha infuriato gli animi dei brasiliani un' affermazione in particolare della presidentessa: "Non sono favorevole a un rafforzamento della deforestazione, né a un'amnistia, perché dobbiamo capire che l'ambiente è qualcosa di molto prezioso che dobbiamo preservare ed è possibile farlo anche essendo uno dei principali produttori mondiali di alimenti".

Nel frattempo la tensione in Brasile è molto alta tra la lobby degli agricoltori che vede nell'approvazione del nuovo codice la possibilità di un ulteriore sviluppo economico, e il 79% dei brasiliani che considera sufficiente il regime attuale di disboscamento; molti coraggiosi ambientalisti hanno perso la vita, vittime probabilmente di criminali mandati dai latifondisti che disboscano illegalmente. Il Cpt ha stimato che nell'anno 2010 siano morti trentaquattro attivisti.

Se il senato dovesse approvare il codice si perderanno duecentoventimila chilometri quadrati di foresta amazzonica, una perdita che il mondo intero, non solo il brasile, non può permettersi. E' possibile firmare la petizione promossa dalla ong AVAAZ per chiedere al presidente Dilma di fermare quanto accade, a questo link: http://www.avaaz.org/it/save_the_amazon/?vl

(Auore: Erica Perreca)
 
Riccardo Bandello
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