19/07/2013 - 15:00

La bioraffineria che trasforma gli scarti alimentari in energia

Una bioraffineria per materiali di scarto a Seul che trasforma gli scarti alimentari in energia, fertilizzanti di alta qualità e acqua pulita, e un impianto a biogas in Turchia che produce energia valorizzando il liquame degli allevamenti di bovini: la start-up bolzanina Botres Global, con sede all'Incubatore d'imprese del TIS innovation park, è riuscita ad aggiudicarsi questi due incarichi internazionali.
La giovane azienda Botres Global fa parte della famiglia dell'Incubatore d'imprese del TIS dal novembre 2011. Botres Global è specializzata nello sviluppo di tecnologie ad elevata efficienza per impianti a biogas e bioraffinerie; in questi impianti, i rifiuti organici e gli scarti di provenienza domestica, industriale e agricola vengono trasformati non solo in energia ma anche in ulteriori materiali riciclabili. L'azienda si è assicurata di recente due incarichi che consistono nello sviluppo e nel controllo di questi impianti nella città sudcoreana Seul e in Turchia. Botres Global mette a disposizione il proprio know-how per una bioraffineria che lavora materiali di scarto, situata in un quartiere di Seul, in cui vengono trattate e trasformate in due magawatt di energia, fertilizzanti da design e acqua pulita, fino a 90000 tonnellate/anno di rifiuti alimentari domestici. «La particolarità di questo progetto sta nella sua complessità» spiega l'amministratore delegato Stefan Kromus. «L'impianto è stato realizzato sottoterra sia per mancanza di spazio che a causa dei prezzi elevati del terreno. Inoltre, la vicinanza alla metropoli ha richiesto l'abbattimento, per quanto possibile, degli odori e una logistica senza intoppi per il trasporto dei rifiuti».

Botres Global offre il proprio know-how durante l'intero processo: dalla raccolta dei rifiuti organici, al trattamento, fino alla produzione di energia e alla lavorazione di scarti di fermentazione. In Turchia, invece, l'azienda presta il proprio supporto per la costruzione di un impianto a biogas nelle vicinanze della capitale Ankara. Nella fase iniziale l'impianto produrrà energia ricavata da liquame agricolo. In futuro vi saranno riciclati anche i rifiuti organici provenienti da Ankara. «Il biogas si sviluppa grazie a fermentazione anaerobica di speciali batteri e può essere utilizzato come combustibile per motori a gas o trasformato in energia» spiega il co-amministratore delegato Markus Grasmug. «I rifiuti alimentari e gli altri scarti biologici non possono tuttavia essere riciclati negli impianti "classici". Per fare ciò sono necessarie tecnologie particolari anche al fine di ottenere il massimo rendimento energetico» aggiunge Grasmug. «I paesi ad economia emergente sono estremamente affamati di energia e sono sempre più alla ricerca di soluzioni nel settore delle energie rinnovabili», spiega Manuela Frasnelli dell'Incubatore di imprese del TIS. «Un enorme potenziale è rappresentato dal riciclaggio di scarti poiché per loro è impensabile utilizzare degli alimenti, come per esempio il mais, per la produzione di energia».
Tommaso Tautonico
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