01/03/2016 - 19:00

L'Italia copre il 17,1% del proprio consumo finale di energia grazie alle rinnovabili

Secondo gli ultimi dati resi disponibili da Eurostat, nell'Unione Europea il consumo finale lordo di energia è coperto per il 16% da energie rinnovabili: un dato incoraggiante visto che questa percentuale era del 13% nel 2011, e da allora ha registrato un incremento percentuale medio di un punto percentuale ogni anno.
Il dato prende in esame un indicatore complesso, che indaga uno spettro più ampio della sola energia elettrica, ricomprendendo difatti il "totale dei prodotti energetici forniti a scopi energetici all'industria, ai trasporti, alle famiglie, ai servizi, compresi i servizi pubblici, all'agricoltura, alla silvicoltura e alla pesca, ivi compreso il consumo di elettricità e di calore del settore elettrico per la produzione di elettricità e di calore, incluse le perdite di elettricità e di calore con la distribuzione e la trasmissione" (Direttiva 2009/28/CE).

Le performance registrate tra gli stati membri (tutte riferite all'anno 2014) sono molto diverse tra loro. In cima alla speciale classifica spicca la Svezia, con il 56% di consumo finale lordo di energia coperto da fonti rinnovabili, superata soltanto da due Stati scandinavi (non UE): la Norvegia (69,2%) e ancor più l'Islanda (77,1%), dove in particolare la risorsa geotermica contribuisce in modo determinante al raggiungimento del più consumo finale lordo di energia attribuito a rinnovabili del Vecchio continente. Indagando il lato opposto della classifica, invece, è il Lussemburgo a spiccare per la sua performance negativa, raggiungendo appena quota 4,5%; seguono Malta (4,7%) e Olanda (5,5%). Per quanto riguarda invece l'Italia, il Paese risulta poco sopra la media UE (16%), con il 17,1% di consumo finale lordo di energia dovuto a fonti rinnovabili.

fonte: distrettoenergierinnovabili.it
Tommaso Tautonico
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