20/01/2016 - 17:03

L'inquinamento da PCB sta uccidendo i cetacei

La Zoologist Society of London ha lanciato l’allarme: i grandi cetacei si stanno inesorabilmente estinguendo. Orche, tursiopi, delfini comuni e stenelle striate potrebbero presto sparire dal nostro Mediterraneo, ma anche dall’Atlantico. Un killer silenzioso infatti sta mietendo vittime tra i mammiferi acquatici: le PCB, sostanze chimiche artificiali altamente tossiche il cui utilizzo è stato vietato a partire dagli anni ’80. Più di 4000 firme in poche ore per la petizione contro l’inquinamento del mare che uccide i grandi cetacei.
Una serie di analisi e biopsie su più di 1000 cetacei spiaggiati ha rilevato un’altissima concentrazione di PCB nel grasso corporeo degli animali.

L’elevata esposizione a queste sostanze, che salgono a galla dal fondale marino  a causa dei dragaggi e delle trivellazioni, indebolisce il sistema immunitario e riduce il successo riproduttivo degli animali, provoca aborti e causa un alto livello di mortalità nei deboli cuccioli.

Le più alte concentrazioni di PCB si trovano nel mar Mediterraneo occidentale e a sud-ovest della Penisola Iberica, ma i sintomi da esposizione a queste sostanze si riscontrano anche in gruppi che vivono lontani da queste aree: un branco di orche al largo della Scozia si è ridotto ormai a 8 esemplari, mentre in una popolazione di tursiopi nella zona del Portogallo non si verificano nascite da oltre un decennio.

Lo scopo della Zoologist Society of London è di rendere noto ai decisori politici quello che sta accadendo all’ambiente a al nostro pianeta.
Orche, delfini e altre splendidi esemplari potrebbero presto sparire e non possiamo restare con le mani in mano.

LA PETIZIONE – “La ZSL invoca un'azione da parte dei politici di tutto il mondo per affrontare questo killer silenzioso che rischia di cancellare per sempre dalle acque del pianeta alcuni degli animali più maestosi e rari.
Dobbiamo essere tutti consapevoli di quello che accade agli altri esseri viventi e capire come evitare che tali stragi silenziose continuino ad accadere!!”.


Per aderire gratuitamente alla raccolta firme, basta andare al link:
http://bit.ly/23eftNv e cliccare su “Firma”.
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile