10/04/2017 - 13:39

Key Energy, l’accumulo è il futuro del fotovoltaico

Tavola rotonda fra i protagonisti del settore per Key Storage e Key Solar, i nuovi settori espositivi della piattaforma della circular economy di Italian Exhibition Group, alla fiera di Rimini dal 7 al 10 novembre prossimi.

Key Energy cresce e propone al mercato e agli operatori due nuovi settori espositivi: Key Solar, il nuovo settore espositivo dedicato al fotovoltaico e Key Storage, dedicato all'immagazzinamento dell'energia da fonti rinnovabili, presentati nei giorni scorsi a Milano in uno specifico incontro.
 
Il Salone dell'Energia e della Mobilità Sostenibile, in programma alla fiera di Rimini dal 7 al 10 novembre prossimi in contemporanea a Ecomondo, la grande piattaforma della Green Economy e dell'economia circolare, ha tenuto in merito un appuntamento di presentazione, nei giorni scorsi, a Milano. 
 
L'evento, organizzato da Italian Exhibition Group, la società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, si è concluso con una tavola rotonda che ha analizzato le prospettive del fotovoltaico e dell’accumulo in Italia e dalla quale sono emerse con chiarezza le grandi potenzialità dell’integrazione tra produzione e storage, ma anche i nodi che restano da sciogliere.
 
Alberto Pinori, Presidente di Anie Rinnovabili, ha detto che “in Italia è cambiato in meglio l’approccio alle rinnovabili, sia da parte delle famiglie che delle istituzioni. La stessa Agenzia della entrate ha finalmente riconosciuto anche alle aziende la possibilità di ammortizzare gli impianti fotovoltaici, mentre il nuovo DTR permette Il revamping degli impianti. La strada principale è quella dell’efficientamento energetico, che unito al fotovoltaico permette di conseguire i risultati migliori”.  
 
Fabio Zanellini, Presidente Commissione Tecnica Gruppo Accumuli di ANIE Energia, ha sottolineato che “l’utilizzo di sistemi di accumulo cresce sempre di più, sia perché la quota di generazione da fonti non programmabili è sempre più importante, sia per la concomitante riduzione della produzione degli impianti tradizionali, programmabili”. 
 
Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, ha fatto presente che, “nonostante i nodi da sciogliere siano ancora molti, il potenziale è straordinario: gli accumuli permettono di risolvere il nodo della scarsa programmabilità del fotovoltaico. È però di primaria importanza far capire a tutti quanto siano scesi i prezzi, soprattutto per merito di italiani e tedeschi”; d’accordo con lui Massimo Venturelli,  Presidente di ATER, l’Associazione Tecnici Energie Rinnovabili: “Con gli accumuli, la penetrazione del fotovoltaico raddoppia: averne uno in casa deve diventare un fatto normale per le famiglie, come avere in casa una lavatrice”. 
 
Più di ambito strategico l’intervento di Paolo Pacchione, membro del consiglio direttivo di Assorinnovabili: “In futuro si parlerà solo di mercato elettrico, senza differenza tra generazione tradizionale e rinnovabile. La differenza, caso mai, sarà tra produttori grandi e piccoli, i primi che producono da fonti tradizionali e rinnovabili, i secondi solo da rinnovabili”.
 
Nicoletta Muzio, intervenuta per il GSE ha invece sottolineato le opportunità che la pubblicazione del nuovo DTR, ovvero le Procedure per l’ammodernamento e la manutenzione, aprono per il settore del revamping, sia per l’efficienza che per l’ammodernamento tecnologico. 
 
Luigi Mazzocchi dell’RSE, ha ribadito che “la prospettiva dell’accumulo in Italia è sostanzialmente in ambito domestico. È anche attesa una forte discesa dei costi, sul lungo termine. L’uso elettivo è quello dell’autoconsumo”
 
Tommaso Barbetti di eLeMENS ha focalizzato il suo intervento sui diversi business model del mercato del futuro. 
 
Paolo Pietrogrande di Netplan Management Consulting, LLC ha lamentato la scarsa redditività e attrattività del mercato italiano del fotovoltaico per gli investitori stranieri. 
 
La sessione è stata conclusa dall’intervento di Andrea Poggio, di Legambiente, il quale ha ricordato la forte impronta cooperativa che la produzione di energia ha avuto sin dalle sue origini nel nostro paese: “basti pensare alla storia della milanese Aem o alle cooperative energetiche di vallata, che ancora esistono” e ha rivolto un appello a fare maggiore ricorso alle comunità energetiche.
 
Alcune aziende che saranno presenti a Key Energy si sono poi confrontate sull’argomento. 
 
Per SONNEN “Il mercato esiste già, in futuro non si potrà pensare di fare fotovoltaico senza storage. L’evoluzione sarà esponenziale e permetterà di gestire l’energia in modo rivoluzionario”.
 
Per SMA Italia: “Il nostro interesse principale è massimizzare la produzione, anche grazie a nuovi modelli di business”.
 
Per FZ SONICK: “Il prezzo al cliente finale è sceso del 40% negli ultimi cinque anni , l’obiettivo è di fare altrettanto nei prossimi quattro”.
 
Per VPSOLAR: “Lo storage è un driver per trainare un mercato che ha molto sofferto”. 
 
Per SENEC SOLAR: “Il fatto che un’azienda tedesca come la nostra abbia fatto il suo ingresso sul mercato italiano vuol dire che c’è fiducia nel futuro del settore”.
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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