01/01/2013 - 01:00

Jarst, il fertilizzante fai da te

Dare da mangiare i resti di cibo ai fiori di casa non è mai stato così facile: ispirandosi ai processi tradizionali di riciclo dei rifiuti organici arriva l'idea, di concezione tutta italiana, di un vaso-compostiera da interni amico dell'ambiente e messo a punto, con un occhio anche all'estetica, per essere inserito nello spazio domestico in modo funzionale.
Se è vero che le buone pratiche di sostenibilità cominciano nel quotidiano e dalle piccole cose allora Jarst, compostiera floreale da appartamento, può a tutti gli effetti dirsi una di queste. Integrabile nell'ambiente domestico come se fosse un semplice vaso e concepito anche e soprattutto in un'ottica di risparmio delle risorse e dell'energia, questo piccolo ed elegante generatore di fertilizzante casalingo messo a punto da Leonardo Fortino e Andrea Bartolucci di Small Nature Design, laboratorio di progettazione di complementi d'arredo pensati in un'ottica green, si compone di 3 pezzi: il corpo del vaso, assemblato in un componente unico con la compostiera, il cestello interno ed il relativo tappo.

Il funzionamento è semplice: gli scarti organici, depositati nel cestello interno alla compostiera, diventano nel tempo (si parla di circa 5-6 mesi) vero e proprio fertilizzante da poter sfruttare per il nutrimento delle piante, a cominciare ovviamente da quella interrata nello spazio adiacente, ovvero quello formato dal vaso; il compost, nello specifico, non entrerà a contatto con il terreno fino a quando non sarà pronto, cosa resa possibile da un diaframma che verrà aperto solo a maturazione completa avvenuta.

Jarst è un progetto del 2008 che ha tuttavia dovuto attraversare, da allora ad oggi, un mirato processo di modifica: prima fra tutte le migliorie, apportate in funzione di una possibile prospettiva di produzione in serie, è stata l'aggiunta di un condotto di areazione con filtro a carboni attivi, applicato per evitare i cattivi odori dovuti al compostaggio degli scarti e riscontrati nella sua prima versione.

Realizzato in polipropilene riciclabile e pensato per avere 50×50x50 cm come misure massime, c'è da dire che Jarst, nonostante la funzionalità e l'effettiva versatilità estetica, al momento non è in vendita perché di fatto non ancora arrivato alla messa in produzione: Fortino e Bartolucci, che una volta stilata un'apposita scheda di produzione con i relativi costi di investimento sono arrivati a stimare un prezzo al pubblico verosimilmente compreso fra i 25 e i 40 euro, si sono finora potuti limitare alla realizzazione di un solo prototipo perfettamente funzionante (in duraform PA), assemblato con tecnica di prototipazione rapida ma utilizzato in sostanza soltanto a scopo espositivo. A.A.A. imprenditori interessati cercasi.
Manuela Bianchi
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