04/10/2019 - 10:28

Italian Architects Declare Climate & Biodiversity Emergency in 20 giorni sottoscritto da 232 studi italiani

Architettura e sostenibilità ambientale.

Grande successo per il manifesto “green” del mondo dell’architettura che si impegna nella lotta all'emergenza climatica e la perdita di biodiversità.
Il mondo dell’architettura si impegna a contrastare i cambiamenti climatici e scende in campo per la salvaguardia del nostro pianeta: l’Italian Architects Declare Climate and Biodiversity Emergency, il manifesto lanciato in Italia da Piuarch Studio, Schiattarella Associati, Archilinea, Park Associati, Michele De Lucchi Architects, Fuksas, Labics, ABDR, è stato firmato, in appena 20 giorni, da 232 studi a livello nazionale.

Italian Architects Declare Climate and Biodiversity Emergency
Italian Architects Declare Climate & Biodiversity Emergency in 20 giorni sottoscritto da 232 studi italiani. 

Il nostro Paese si posiziona al terzo posto per numero di studi sottoscrittori a livello mondiale, dopo il Regno Unito, promotore della dichiarazione, con 659 firmatari (da maggio a oggi) e l’Australia con 655 studi. 
Il manifesto, di portata ormai globale, è stato lanciato anche in Canada (146 sottoscrittori), Norvegia (95 sottoscrittori), Nuova Zelanda (81 sottoscrittori), l’Irlanda (36 sottoscrittori) e l’Islanda (16 sottoscrittori).

“Crediamo fortemente in questo manifesto e nella reale possibilità che l’architettura possa intervenire in maniera concreta nella lotta ai cambiamenti climatici”. – commenta Andrea Schiattarella – “Nel momento in cui ci siamo fatti promotori dell’iniziativa, eravamo convinti che il mondo italiano dell’architettura avrebbe risposto in maniera importante, come effettivamente si è verificato. Siamo certi che altri nostri colleghi aderiranno nei prossimi giorni. Il nostro studio ha fatto della sostenibilità ambientale una mission, anche nell’ideazione e realizzazione di molti nostri progetti, pensiamo ad esempio all’Eco Museum in Gim Po in Corea del Sud o all’Art Center di Ad Diriyah in Arabia Saudita. Dal 2018 abbiamo anche calcolato la carbon footprint delle nostre attività dirette e siamo certificati ISO 14001:2015”.

Nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001:2015, lo studio Schiattarella Associati mira a una riduzione graduale degli impatti ambientali diretti e delle opere progettate. 
In quest’ottica nel 2018 è stato avviato il rilevamento delle componenti delle attività che generano emissioni di GHG-Greenhouse Gas: consumi elettrici, mobilità urbana (attraverso questionari distribuiti a tutti i collaboratori sono state rilevate distanze, mezzi trasporto urbani utilizzati e conseguentemente sono state calcolate le emissioni) e trasporti extra-urbani (sono stati rilevati i viaggi aerei dell’anno e sono state calcolate le emissioni relative).
Sulla base di quanto emerso dal calcolo della carbon footprint, si sono stabiliti una serie di “obiettivi di decarbonizzazione” per il 2019, in parte già raggiunti, al fine di ridurre le emissioni di GHG: 
• la fornitura di elettricità dello studio Schiattarella Associati proviene al 100% da fonti rinnovabili;
• i collaboratori sono stati sensibilizzati sui temi legati alla mobilità sostenibile;
• sono stati utilizzati mezzi più sostenibili per gli spostamenti del personale, ove possibile: l’80% delle emissioni prodotte da Schiattarella Associati, infatti, è imputabile ai viaggi aerei da e per i Paesi Arabi, dove lo studio romano conta numerosi e importanti progetti. Dal momento che è impossibile sostituire l’aereo in questa tipologia di viaggi, Schiattarella Associati ha compensato tutte le emissioni del 2018 attraverso l’acquisto di crediti di carbonio, o carbon credits: questi rappresentano un strategia sostenibile orientata alla promozione di progetti nazionali e internazionali di tutela ambientale e climatica, con l'obiettivo di riduzione o assorbimento dei gas effetto serra.


Per sottoscrivere: it.architectsdeclare.com

IL MANIFESTO
Italian Architects Declare Climate and Biodiversity Emergency

La crisi climatica e la perdita di biodiversità sono un’urgenza del nostro tempo. L’architettura e gli edifici svolgono un ruolo importante, rappresentando circa il 40% delle emissioni di biossido di carbonio (CO2) legate all'energia, avendo anche un impatto significativo sui nostri habitat naturali.

Per tutti coloro che lavorano in questo settore, soddisfare i bisogni della nostra società senza violare i confini ecologici della terra richiederà un cambiamento di processi e modelli nel nostro approccio al lavoro. Insieme ai rispettivi clienti, sarà necessario commissionare e progettare edifici, città e infrastrutture come componenti indivisibili di un sistema più ampio, rigenerante e autosufficiente.

La ricerca e la tecnologia esistono in primo luogo per permettere di iniziare questa trasformazione, ma ciò che finora è mancato è la volontà collettiva. Riconoscendo questo, bisognerà impegnarsi a rafforzare pratiche virtuose di lavoro per creare progetti architettonici e urbanistici che abbiano un impatto più positivo sul mondo che ci circonda.

Si cercherà di:
- Aumentare la consapevolezza riguardo l’emergenza climatica e la perdita di biodiversità e sensibilizzare i rispettivi clienti e fornitori circa l'urgente necessità di agire.
- Sostenere un cambiamento più rapido nel settore dell'architettura e dell'edilizia sostenibile verso pratiche di progettazione rigenerativa come anche una più alta priorità di finanziamento da parte del governo per fronteggiarle.
- Stabilire i principi e le tecniche di mitigazione del clima e della biodiversità come chiave di successo del nostro settore: dimostrato da diversi premi, studi e inchieste.
- Condividere conoscenze e ricerche a tal fine su base open source.
- Valutare tutti i nuovi progetti che possano ostacolare un contributo positivo alla mitigazione della crisi climatica e incoraggiare i clienti ad adottare questo nuovo approccio.
- Riqualificare gli edifici esistenti favorendone un uso prolungato come alternativa più efficiente alla demolizione e alle nuove costruzioni laddove sia possibile.
- Includere il costo del ciclo di vita, la modellazione del carbonio e la valutazione dell'impatto di occupazione dell’edificio come parte delle fasi di progettazione, per ridurre l’uso di risorse.
- Adottare più principi di progettazione rigenerativa negli studi di architettura, con l'obiettivo di produrre progetti architettonici e urbanistici che vadano oltre lo standard delle zero emissioni di carbonio.
- Collaborare con ingegneri, imprese, fornitori e clienti per ridurre ulteriormente i rifiuti di costruzione.
- Accelerare il passaggio a materiali a basse emissioni di carbonio in tutto il lavoro di progettazione architettonica.
- Ridurre al minimo lo spreco di risorse nell'architettura e nella pianificazione urbana, sia su larga scala che nel dettaglio.

Firmatari fondatori:
Piuarch Studio, Schiattarella Associati, Archilinea, Park Associati, Michele De Lucchi Architects, Fuksas, Labics, ABDR 


SCHIATTARELLA ASSOCIATI, è uno studio con sede a Roma che opera a livello internazionale nei settori dell'architettura e dell’urban design.

Fondato da Amedeo Schiattarella, che attualmente ne è il Presidente, è diretto da Andrea Schiattarella, Amministratore Delegato, e Paola Schiattarella, Responsabile dell’interior design. Il management può contare su collaboratori storici che costituiscono una squadra affiatata e coesa.

Tra gli studi più importanti di Roma e in tutto il Centro-Sud Italia, Schiattarella Associati conta diversi progetti in Italia e all’estero: da qualche anno è infatti soprattutto impegnato in un numero significativo di progetti in Medio Oriente.

Particolarmente apprezzata nei progetti dello studio l’attenzione ai valori del luogo ed delle diversità culturali, nonché la continua ricerca e sperimentazione nel campo della sostenibilità ambientale e nella applicazione di materiali e tecnologie.

«L’architettura – dichiara Amedeo Schiattarellaha il compito di intercettare i cambiamenti sociali e muoversi con essi ma il nostro DNA, tipicamente italiano, è fondato sulla storia e sulla cultura. In un momento in cui la globalizzazione sta cancellando la bellezza delle diversità in nome di una internazionalizzazione omologante del linguaggio, noi continuiamo a lavorare sulla salvaguardia e valorizzazione della ”biodiversità” architettonica e culturale. Facendoci promotori del manifesto Italian Architects Declare Climate and Biodiversity Emergency intendiamo testimoniare il nostro impegno professionale. È una questione etica e di responsabilità verso la comunità e le future generazioni. Assieme agli altri studi abbiamo voluto fare nostro questo appello redatto dagli architetti inglesi e rilanciarlo in Italia. Crediamo possa essere l’inizio di una serie di iniziative da intraprendere in futuro».

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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