30/11/2016 - 13:22

Istat, sale l’inflazione. Coldiretti: in aumento prezzi frutta e verdura

A novembre è tornata a salire, anche se di poco, l'inflazione. Secondo la Coldiretti la causa sarebbe l'aumento dei prezzi di frutta e verdura.

Nel mese di novembre 2016 è tonata a salire, anche se di poco, l’inflazione. In particolare l'indice nazionale dei prezzi al consumo è diminuito dell’1% su base mensile, registrando un aumento dello 0,1% rispetto a novembre 2015. 
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Nel mese di novembre 2016 è tonata a salire, anche se di poco, l’inflazione. In particolare l'indice nazionale dei prezzi al consumo è diminuito dell’1% su base mensile, registrando un aumento dello 0,1% rispetto a novembre 2015. 

A darne notizia è l’Istat che spiega come la lieve ripresa dell’inflazione sia dovuta soprattutto agli andamenti dei prezzi dei servizi, tra i quali spiccano la ripresa dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8%, la variazione era nulla a ottobre) e l'accelerazione della crescita di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (+1,0, da +0,6% di ottobre). Tra i beni, hanno contribuito al ritorno in territorio positivo dell'inflazione sia i prezzi dei beni energetici non regolamentati (+0,3%, da -0,9% di ottobre) sia quelli, degli alimentari non lavorati (+0,2%, da -0,4%), bilanciati però dal rallentamento dei prezzi dei beni durevoli (+0,2% da +0,6%), continua l’Istat. 

Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni è raddoppiato rispetto a ottobre 2016 portandosi a un punto percentuale, con i prezzi dei beni che hanno fatto registrare una flessione pari a -0,4% come quella di ottobre, mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi è salito a +0,6, da +0,1% del mese precedente. Sia l'"inflazione di fondo", calcolata al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, sia l'inflazione al netto dei beni energetici, hanno segnato dunque un'accelerazione della crescita attestandosi entrambe a +0,4%, da +0,2% di ottobre, precisa ancora l’istituto nazionale di statistica.  Secondo l’Istat l'inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,2% (era -0,1 a ottobre), mentre i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona sono aumentati dello 0,4% su base mensile e hanno registrato una diminuzione dello 0,1% su base annua (era -0,2% a ottobre).

A spingere l’uscita dalla deflazione è l’aumento del 4,9% dei prezzi dei vegetali freschi e dell’2,8% della frutta su base mensile anche se nelle campagne i prezzi restano drammaticamente ben al di sotto dei costi di produzione in numerosi comparti, dal grano fino alle uova” la Coldiretti commentando i dati Istat sull’andamento della inflazione a novembre .

“Dal campo alla tavola i prezzi aumentano di 5 volte per la pasta e di addirittura 15 volte per il pane con la forbice che si è fortemente allargata quest’anno. Nelle campagne continua ad essere deflazione profonda  con i prezzi crollati per raccolti e per gli allevamenti che non coprono più neanche i costi di produzione o dell’alimentazione del bestiame” continua la Coldiretti. 

“Oggi gli agricoltori devono vendere quindici chili di grano per comprarsene uno di pane. Le coltivazioni subiscono la pressione delle distorsioni di filiera e dal flusso delle importazioni selvagge che fanno concorrenza sleale alla produzione nazionale anche perché vengono spacciati come Made in Italy per la mancanza di indicazione chiara sull’origine in etichetta come nel pane e nella pasta” conclude l’associazione agricola. 

Rosamaria Freda
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