27/11/2016 - 18:44

Istat, in calo fatturato industria. Unione consumatori: ancora lontana l’uscita dalla crisi

Secondo l'Istat il fatturato della nostra industria è in calo. Per L'Aduc siamo ben lontani dal'uscire dalla crisi.

E’ in calo il fatturato dell’industria italiana. E’ quanto emerge dagli ultimi dati elaborati dall’Istat sulla situazione del fatturato e degli ordinativi del settore industriale negli ultimi mesi. 
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E’ in calo il fatturato dell’industria italiana. E’ quanto emerge dagli ultimi dati elaborati dall’Istat sulla situazione del fatturato e degli ordinativi del settore industriale negli ultimi mesi. 

A settembre 2016 nell'industria italiana Istat rileva una flessione del 4,6% per il fatturato e del 6,8% per gli ordinativi rispetto al mese precedente, nel quale si erano registrate variazioni eccezionalmente positive. Per il fatturato la flessione più marcata è stata registrata sul mercato interno (-5,5%) rispetto a quello estero (-2,8%). Il fatturato si è riallineato a livelli di poco inferiori rispetto a quelli registrati a luglio (-0,6 punti percentuali) con effetti differenziati tra mercato interno in flessione (-1,5 punti), e mercato estero in espansione (+1,8 punti), continua l’istituto nazionale di statistica. 

Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo segna un ampio incremento (+2,3%) rispetto ai tre mesi precedenti (+2,5% per il fatturato interno e +1,8% per quello estero). I beni strumentali registrano una crescita sostenuta (+5,0%). Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano flessioni congiunturali per tutti i raggruppamenti principali di industrie, che risultano particolarmente rilevanti per i beni strumentali (-6,8%) e per l'energia (-4,6%). L'indice grezzo del fatturato diminuisce, in termini tendenziali, dello 0,3%: il contributo più ampio a tale flessione viene dalla componente interna dei beni intermedi. Per il fatturato la diminuzione tendenziale più ampia riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-12,3%), mentre il maggior incremento riguarda la fabbricazione di macchinari (+5,8%). Nel confronto con il mese di settembre 2015, l'indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 2,6%. L'incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,6%), mentre la flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di prodotti chimici (-3,3%).

E’ allarmante l’andamento del fatturato relativo al mercato interno, che scende dell’1,3%, segno di un trend della domanda ancora negativo. Bene, invece, gli ordinavi interni (+3%) che ci fanno sperare per il futuro” ha dichiarato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

Secondo lo studio dell'associazione di consumatori, dal 2016 al 2007, a fronte di una riduzione del fatturato totale del 12,6%, il fatturato interno è crollato del 21%. A sorreggere le industrie italiane è stato solo il fatturato estero che, nello stesso periodo di riferimento, ha segnato un aumento del 9,2 per cento. Anche rispetto al 2014 i dati non presentano miglioramenti. Anzi, persino il fatturato estero registra un andamento negativo, per quanto contenuto: -0,4 per cento. “Non solo la strada da percorrere per tornare ai valori pre-crisi è lunghissima, ma la cosa grave è che ancora non l’abbiamo imboccata” conclude Dona. 

Rosamaria Freda
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