22/03/2017 - 18:41

Industria 4.0, Mise: in Italia un'industria sempre più innovativa e tecnologica

Il governo sta lavorando ad nuova normativa sui Competence Center per rendere ancora più tecnologica ed innovativa la nostra industria.

Entro il prossimo aprile verrà predisposta una nuova normativa sui Competence Center che avrà come obiettivo quello di rimuovere e facilitare il trasferimento tecnologico, l’innovazione e la creazione di competenze traendo il massimo vantaggio dalla cospicua mole di risorse, 30 milioni di euro, messe a disposizione dal Piano Nazionale Industria 4.0. 
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Entro il prossimo aprile verrà predisposta una nuova normativa sui Competence Center che avrà come obiettivo quello di rimuovere e facilitare il trasferimento tecnologico, l’innovazione e la creazione di competenze traendo il massimo vantaggio dalla cospicua mole di risorse, 30 milioni di euro, messe a disposizione dal Piano Nazionale Industria 4.0. 

Ad annunciarlo è stato il viceministro al ministero dello Sviluppo economico Teresa Bellanova intervenendo al Politecnico di Bari alla presentazione del Progetto One Stop Shop.

L’Italia ha infatti sviluppato un “Piano nazionale Industria 4.0 2017-2020” che prevede misure concrete in base a tre principali linee guida: operare in una logica di neutralità tecnologica, intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali e agire su fattori abilitanti. Per raggiungere questi obiettivi il piano prevede tra l’altro la messa a punto di investimenti innovativi, ovvero stimolare l’investimento privato nell’adozione delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 e aumentare la spese in ricerca, sviluppo e innovazione, e di infrastrutture abilitanti, cioè assicurare adeguate infrastrutture di rete, garantire la sicurezza e la protezione dei dati, collaborare alla definizione di standard di interoperabilità internazionali. 

Sviluppare e valorizzare capitale umano è uno dei principali fattori di crescita e di sviluppo del Paese, perché il lavoro, e in particolar modo quello legato all’industria, pur riducendosi nella quantità assoluta rimane un pilastro fondamentale della nostra economia e più in generale delle economie moderne che guardano in modo competitivo al futuro. Questo significa, e per me assume particolare valore simbolico affermarlo in un luogo di eccellenza della Puglia e del Mezzogiorno, che gli investimenti formativi in attività a maggior valore aggiunto rappresentano una priorità imprescindibile” ha detto il viceministro a Bari. 

 “L’università di Bari, che con i suoi oltre 50 corsi di laurea attrae circa 50.000 studenti non solo pugliesi, rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro Meridione. Un patrimonio importantissimo, che va preservato e rafforzato se vogliamo che la nostra terra e la nostra gente trovi la giusta collocazione nella nuova dimensione economica globale” ha continuato la rappresentante del Mise. 

“In questo momento c’è un importante confronto al nostro interno sulle misure di incentivazione. Io ritengo che possano dare una concreta mano allo sviluppo delle imprese ma che debbano essere rivolte prioritariamente al sostegno delle idee e della conoscenza, che rappresentano la linfa vitale della nostra crescita economica, sociale e culturale per i prossimi anni. Un tema su cui il governo non farà mancare interlocuzione e supporto” ha concluso Bellanova. 
Rosamaria Freda
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