21/11/2012 - 13:30

In Sardegna la svolta green nel settore edile

La Filiera "RI-inerte" - Sardegna, rete produttiva e di servizi eco-sostenibile, ha confermato i vantaggi di un rilancio nel settore per le imprese edili.
Il recupero dei rifiuti inerti da C.& D.,ma anche (e soprattutto) la produzione di aggregati riciclati certificati attraverso una diversificazione in chiave eco-frendly, per le imprese del settore edile. Sono questi gli obiettivi su cui puntano le imprese e a cui guardano con favore gli Enti Locali. La Sardegna è una regione sensibile al problema per la corretta gestione dei materiali prodotti nell'attività di costruzione e demolizione. Lo dimostra il fatto che sul territorio regionale siano state avviate diverse iniziative che hanno aderito alla "Filiera RI-inerte" e che alcuni Enti hanno già previsto ed utilizzato gli aggregati riciclati nella realizzazione di lavori. La prima fase si è conclusa con l'adesione di realtà localizzate nei bacini di Bassacutena (OT), Bultei (SS), Ovodda (NU), Tortolì (OG) e Serramanna (VS). La Filiera "RI-inerte" - Sardegna, rete produttiva e di servizi eco-sostenibile è il progetto, avviato dall'Ass. "Studi Ambientali" in collaborazione con RECinert, per l'introduzione all'uso di aggregati riciclati certificati rinvenienti dal recupero di rifiuti inerti da C.& D. per la realizzazione di opere pubbliche e private.

Le imprese aderenti all'iniziativa realizzano un impianto per il conferimento di rifiuti inerti e macerie edilizie da destinare alla produzione di aggregati riciclati certificati "RI-inerte" utilizzando il know-how già definito e l'assistenza necessaria per la progettazione e la realizzazione oltre ai servizi continuativi relativi alla produzione e certificazione. Tale attività rientra a pieno titolo tra le iniziative conformi alla normativa di settore per la gestione dei rifiuti e la produzione di aggregati riciclati certificati per l'utilizzo in opere di ingegneria civile del settore edile-stradale ed ambientale. In particolare la nuova versione del Testo Unico Ambientale impone a carico della P.A. l'obbligo di promuovere iniziative dirette a favorire il riutilizzo dei prodotti e la preparazione per il riutilizzo dei rifiuti mediante la realizzazione di centri di raccolta per il riutilizzo degli stessi. L'art. 181 del TUA, attribuisce ai Comuni il compito di predisporre ed adottare le misure necessarie per conseguire l'obiettivo di riutilizzo, entro il 2020, di almeno il 70% dei quantitativi di rifiuti inerti da C. & D. prodotti e prevedere l'utilizzo diretto per almeno il 30% del fabbisogno di materiali certificati ed iscritti al Repertorio del Riciclaggio, rinvenienti dalle operazioni di recupero dei rifiuti. Per facilitare il raggiungimento di questi obiettivi, le imprese aderenti, attraverso la partecipazione alla Filiera "RI-inerte", realizzano un Centro di Raccolta e Recupero di rifiuti inerti da C.& D. ed utilizzano una serie di iniziative tali da permettere il rispetto degli obblighi e degli obiettivi che la normativa impone. Le strutture saranno a disposizione di comuni ed imprese del territorio.

L'amministratore delegato della società P.P.T. Srl di Bassacutena (la prima società a partecipare all'iniziativa), Marco Pirredda, nel corso della cerimonia di consegna del riconoscimento ottenuto quale impresa eco-sostenibile durante la manifestazione EXPOEDILIZIA 2012 tenutasi recentemente alla Fiera di Roma, ha dichiarato "di essere molto soddisfatto della scelta di aderire alla filiera "RI-inerte" per i risultati ottenuti in quanto ha avuto modo di utilizzare ed apprezzare i servizi necessari per la realizzazione dell'impianto, l'assistenza nell'avvio dell'attività riducendo notevolmente gli investimenti ed entrando nel settore da protagonista con vantaggi economici già nel primo esercizio". La società Cuguttu Srl di Benetutti, anch'essa premiata, ha dichiarato l'amministratore Pinuccio Cuguttu, "abbiamo creduto fortemente nell'iniziativa al punto da programmare la realizzazione di tre Centri di Raccolta, il primo a Bultei, è stato già completato ed è in fase di avvio". La società capofila del progetto ha avviato le attività in tutta la regione per la formazione ai tecnici dei vari ordini professionali e l'acquisizione di nuovi partner da aggregare alla filiera al fine di garantire la maggiore copertura territoriale.
Marilisa Romagno
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