01/01/2013 - 01:00

Il "verde" nell'arredamento batte la crisi

Cresce la quota di mercato nel 2010 con prospettive positive per il 2011 per l'arredamento "green". Nasce Passoni Nature Values, un osservatorio sulle tendenze "verdi" del consumatore e delle imprese e sui "valori" che accumunano imprenditori e consumatori.
Passoni Nature, azienda che da alcuni anni ha avviato la produzione di sedie e tavoli "verdi" al 100%, ha voluto per questo andare oltre il proprio "core business": "Decidere di produrre ad "impatto zero" per la scelta dei legnami, delle colle e degli imballaggi, dei pannelli e delle finiture, fino alle tappezzerie ed alle imbottiture, non è stata una strategia di marketing, ma una precisa volontà etica e culturale: quella di proporre non solo un "prodotto verde", ma una impresa ed un modello di business fondato sulla responsabilità - ha dichiarato Tommaso Passoni - Per questo abbiamo deciso di costituire il "Passoni Nature Values", un vero e proprio osservatorio sulle tendenze verdi ed ecocompatibili, nato anche dalle idee scaturite dal nostro blog, ormai da alcuni mesi diventato un punto di riferimento sulle tendenze dell'acquisto verde, non solo nell'arredamento. Quello che vorremmo fare con Passoni Nature Values non è solo far conoscere una nuova coscienza ambientale che si sta diffondendo tra i consumatori, ma stimolarne lo sviluppo, magari anche con altre aziende di altri settori.

Si tratta, quindi, non solo di conoscere le tendenze economiche e di acquisto, ma anche quelle "culturali", quelle di chi oggi sceglie consapevolmente qualità e rispetto, attenzione ai materiali e alla natura, un consumatore maturo ed attento al quale non proporre solo "prodotti" ma valori che possono accumunare imprenditori e consumatori.". - ha concluso Tommaso Passoni. Il settore dell'arredamento "verde", ossia di quei prodotti che esprimono una forte connotazione di "responsabilità" ambientale, ha segnato negli ultimi anni una crescita lenta ma costante. Nel 2008 l'arredamento definibile "verde" aveva soltanto l'8% del mercato nazionale complessivo, mentre nel 2010 è arrivato al 14% con forti segnali di crescita per il 2011.

Questo sta ad indicare la diffusione di una maggiore consapevolezza tra i consumatori, che orientano oggi le loro scelte di consumo non più solamente in relazione al prodotto in sé, ma anche tenendo conto dei valori che questo veicola (il 34% afferma di essere influenzato nella scelta da questi fattori). Molte persone, invece, scelgono i prodotti "verdi" spinti dalla volontà di prevenire problemi di salute o di allergie derivanti da un uso eccessivo della chimica nei collanti o nei materiali ( 19%). Infine, è anche una questione di "filosofia": il 9% apprezza la proposta "culturale" del prodotto green, una certa scelta di sobrietà e di attenzione anche qualitativa che gli attribuisce. Insomma, in un periodo di crisi economica il "verde" sembra una scelta più responsabile e quindi più in linea con un nuovo modo di vedere l'economia ed il mercato.
Marilisa Romagno
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