28/01/2014 - 16:56

Il trasporto sostenibile nel pendolarismo: analisi e prospettive

Gli spostamenti per lavoro sono una delle principali fonti di inquinamento e di congestione del traffico. I fattori che li influenzano sono evidenziati in un nuovo studio sul pendolarismo in Europa, pubblicato sul Journal of Transport Geography, da cui si evince che il tasso di utilizzo delle piste ciclabili in una città aumenta con la relativa lunghezza e distribuzione, l'uso del trasporto pubblico cresce con il numero di abitanti della città e del PIL pro capite.
In questo studio i ricercatori hanno utilizzato dati provenienti da 112 città europee con una popolazione compresa tra 100.000 e 500.000 abitanti, esaminando i fattori strettamente correlati con il pendolarismo.

E' stato utilizzato un modello matematico che ha permesso di calcolare la probabilità che i pendolari scelgano le diverse modalità di trasporto, sulla base di diversi fattori, considerando, per esempio, il prezzo della benzina e la lunghezza della rete ciclabile in città. E' emerso allora che il trasporto pubblico è utilizzato più spesso in città popolose e con un grande numero di mezzi (autobus, linee metro, tram); al contrario la preferenza si sposta sui mezzi privati quando le tariffe sono alte, quando ci sono più giorni di pioggia, o dove risiedono famiglie di età media maggiore.

Altro motivo di distinguo riguarda il numero di studenti che risiedono in città, ai quali sembra piuttosto gradito il trasporto pubblico, anche se una buona parte utilizza comunque la bici o si muove a piedi. Chi possiede auto e moto, preferisce in genere alternare i due mezzi, a favore del secondo specie in periodi di alto costo dei carburanti. Ma, soprattutto, ciò che favorisce senz'altro la mobilità sostenibile è la presenza di un'adeguata infrastruttura: piste ciclabili più lunghe e distribuite in modo omogeneo sul territorio urbano incrementano gli spostamenti sulle due ruote.
 
Sulla base di questi risultati, è chiaro il messaggio per le governance cittadine. Al di là di politiche economiche che scoraggino l'uso dell'auto di proprietà, agevolando le tariffe del trasporto pubblico, si rende necessario riallocare lo spazio stradale da trasporto motorizzato verso le ciclabili, naturalmente con regole di percorrenza ben delineate. Le piste dovranno avere lunghezze maggiori ma soprattutto intersecare tutti i quartieri, evitando di creare lunghi tratti di sospensione, motivo di sconforto e ripensamento per i volenterosi pendolari "a pedali". 
 
Naturalmente, viene difficile pensare ad una mobilità solo ciclabile per i viaggiatori di media-lunga distanza. Saranno necessari punti di raccordo intermodale, ad esempio nelle stazioni ferroviarie, mettendo a disposizione servizi di bike-sharing, al fine di completare la catena del pendolarismo sostenibile ed estenderlo oltre i confini della città. Tutto dovrà essere coordinato da un'attenta ed auspicabile pianificazione urbanistica a basso impatto ambientale, unita ad una indispensabile formazione, sin dai primi anni di scuola, dei cittadini di domani.

(autore: Giacomo Matera Capicciuti)
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