16/04/2020 - 19:09

Il punto sulla mobilità elettrica con il White Paper di Repower

Repower, gruppo attivo nel settore energetico e della mobilità sostenibile, presenta la quarta edizione del White Paper “La mobilità sostenibile e veicoli elettrici” che fa il punto sullo scenario della mobilità sostenibile in Italia e nel mondo.

mobilità elettrica

Elaborato prima dello scoppio dell'emergenza Covid-19 con i numeri del 2019, dal documento si evince come la mobilità elettrica continui ad avanzare a discapito delle altre tecnologie, con una costante ascesa in tutto il mondo che sta contribuendo a ridisegnare le Smart City del futuro.  In questo contesto il diesel registra una diminuzione delle immatricolazioni a doppia cifra, -23% rispetto all’anno scorso, insieme a un calo delle vetture a benzina significativo (-3%).

Fabio Bocchiola, AD Repower Italia: “Con la quarta edizione del White Paper (www.repower.com/it/white-paper) abbiamo cercato come ogni anno di fare il punto sul settore con una prospettiva globale, riportando i dati, analizzando gli scenari e mettendo in evidenza i casi di maggior successo registrati negli ultimi mesi. Si tratta di una fotografia scattata poco prima dell'emergenza, utile come termine di paragone rispetto alla situazione attuale ma soprattutto piena di spunti su come l’innovazione tecnologica e culturale di questo settore possano rappresentare un driver essenziale per uscire prima e meglio da questa crisi. Abbiamo quindi deciso di pubblicarlo ora proprio per dare un contributo concreto al dibattito che oggi si è fatto ancora più forte su cosa vorrà dire muoversi e su come bisognerà focalizzarsi sulla mobilità elettrica".

Per quanto riguarda il mercato automotive in generale, nonostante gli incentivi, i valori di inizio 2020 restituiscono una condizione di stallo, in cui il crollo della domanda da parte dei privati riduce il numero delle immatricolazioni del 13,9%. La perdita, in termini di quota di mercato, si attesta sui 5,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

La vera riscossa è la crescita dell’82% (gennaio 2020 rispetto allo stesso mese2019) del numero di immatricolazioni delle auto ibride intese nella totalità di gamma (HEV Hybrid Electric Vehicle + PHEV Plug-in Hybrid Electric Vehicle + REx Range Extender) che giungono a rappresentare il 10% del mercato (a gennaio 2019 si attestava sul 5,2%). Ancora meglio per le auto elettriche “pure”: +586,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con 1.943 unità (nel 2019 erano appena 283). Le immatricolazioni totali di veicoli elettrici registrate nel 2018 sono 4.496, un numero più che raddoppiato nel 2019 con circa 10.000 immatricolazioni (+ 123%, numeri gennaio su gennaio).

I veicoli elettrici per il trasporto di persone hanno globalmente superato i 5 milioni di unità, con una quota di oltre 2 milioni di vendite annue, con mercati di riferimento Cina, Europa, Stati Uniti e Giappone che rappresentano oltre il 96% delle vendite. In particolare, la Svezia ha registrato un +50,8% (12.604 unità), la Francia un +31,7% (con 19.112 unità), il Regno Unito +64.1% (24.722 unità), i Paesi Bassi +182,4% (con 33.212 unità quasi la totalità delle nuove immatricolazioni sono full electric), con la Germania che fa la parte del leone nei numeri assoluti: ben 34.297 (+97%) auto elettriche immatricolate l’ultimo mese dell’anno.

Per quanto riguarda il numero di punti di ricarica, lungo tutto lo Stivale sono stati installati fino ad oggi circa 8.200 punti di ricarica, un segnale prezioso, un numero che sta contribuendo a favorire quella crescente percezione di adeguatezza delle infrastrutture che è indispensabile per immaginare nel prossimo futuro una presenza dell’e-mobility sempre più diffusa su larga scala.

Continua Fabio Bocchiola: “Nello scenario attuale la mobilità elettrica può diventare protagonista di una ripartenza che cominciamo a vedere in lontananza, in quella fase due di cui tanto si parla in queste ultime ore e che tanto stiamo aspettando per poter ridisegnare i confini del mondo che ricominceremo “ad abitare” nei prossimi mesi. Sappiamo che le regole saranno diverse, dovremo ripensare molto di quello che è il nostro quotidiano, dai piccoli gesti alle grandi azioni e quello della mobilità sarà un ambito che verrà fortemente toccato da questa rivoluzione copernicana". Inoltre, si registra come l’offerta sharing nel nostro Paese prima dell’emergenza coronavirus sia stata nettamente in aumento arrivando a coinvolgere ormai oltre 5 milioni di italiani (1 milione in più in 2 anni) e i servizi attivi, tra car sharing, scooter sharing, car pooling, bike sharing, etc., superano le 360 unità, per ben 33 milioni di spostamenti, con una media di 60 al minuto.

Il design è un acceleratore della smart city, sempre di più, che ci porta verso un’ibridazione delle competenze: è in atto un profondo cambiamento delle competenze di architetti e designer, urbanisti e ingegneri, che oggi si ritrovano a dover ridisegnare anche la nuova mobilità, lo smart landscape, lo scenario intelligente che coinvolge ambiti diversi, dalla sanità alla finanza ai beni culturali, al turismo fino alla mobilità.

Allo stesso tempo emergono inediti profili professionali per i quali si rendono necessarie nuove competenze nel settore automotive stesso: per implementare l’Internet of Vehicles, o valorizzare i territori in chiave sostenibile. Un laboratorio di idee innovative e sperimentazioni che spaziano dalla guida aumentata alla personalizzazione delle auto.

Il White Paper presenta inoltre un’overview sulle fake news che popolano il mondo della e-mobility con un’analisi delle principali riserve sulla mobilità elettrica. Sono cinque in particolare le “leggende metropolitane” che devono essere sfatate: dal costo troppo alto delle auto elettriche, al fatto che inquinino più del diesel, al ruolo delle batterie e della ricarica non sostenibile per l’ambiente fino all’insufficienza di infrastrutture di ricarica sul territorio italiano.

Tommaso Tautonico
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