01/01/2013 - 01:00

Il 2011 celebra la chimica, le foreste e l'Africa

Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2011 Anno Internazionale della Chimica, delle Foreste e delle persone d'origine africana.

Su richiesta dell'Etiopia nel 2011 si vogliono celebrare le conquiste della chimica e il suo fondamentale contributo al benessere dell'umanità.
In particolare, tutte le attività che si svolgeranno quest'anno, la cui responsabilità è affidata all'UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura) e a IUPAC (Unione Internazionale della Chimica Pura ed Applicata) si concentreranno sull'importanza della chimica nella preservazione delle risorse naturali.
Inoltre quest'anno si celebra anche il centesimo anniversario dell'assegnazione del Nobel per la chimica a Maria Curie che costituisce un'opportunità unica per celebrare il contributo delle donne alla scienza.
 
Ma il 2011 è anche l'Anno Internazionale delle Foreste, un patrimonio vitale per la sopravvivenza e il benessere di tutti noi ma che troppo spesso viene dato per scontato.
Proprio il logo dell'evento serve a ricordarci la centralità delle foreste nella nostra vita: esse sono in grado di garantire rifugio alle persone e habitat per la biodiversità; sono fonte di alimenti, di medicinali e di acque pulite e svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento climatico di tutto il globo.
Con quest'evento si vuole quindi promuovere un impegno comune per gestire e conservare in modo sostenibile le foreste di tutto il mondo.
 
Infine, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2011 Anno internazionale per le persone con origini africane, con l'obiettivo di "intensificare le iniziative nei singoli paesi insieme alle misure di cooperazione regionale e internazionale in favore delle persone con origini africane, per garantire loro il pieno godimento dei diritti economici, culturali, sociali, civili e politici, una piena partecipazione e integrazione politica, economica, sociale e culturale nella società e per promuovere una migliore comprensione e un maggiore rispetto per la diversità del loro patrimonio culturale".
Lisa Zillio
autore