01/01/2013 - 01:00

I pianeti si mettono in fila nel nostro cielo

Un singolare convegno di corpi celesti è in pieno svolgimento nel cielo di primavera: i cinque pianeti visibili a occhio nudo e cioè Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, si possono ammirare allineati e stretti in una piccola porzione di cielo a Ovest, quando si fa sera, poco dopo il tramonto del Sole. E' quella che gli astronomi chiamano una «congiunzione planetaria», un evento non rarissimo ma a cui si può assistere solo poche volte nell'arco di una vita.
La riunione planetaria ha due momenti più favorevoli: i giorni attorno alla metà aprile e quelli attorno alla metà maggio. Ma anche fra queste due date sarà comunque possibile ammirare gli elementi più brillanti del corteo planetario. Dopo il 20 maggio, correndo ciascuno lungo la sua orbita attorno al Sole, i pianeti si allontaneranno e torneranno a essere visibili in differenti zone del cielo.

L'OSSERVAZIONE- Per ammirare l'allineamento planetario bisogna mettersi in osservazione almeno un'ora dopo il tramonto del Sole, quando il cielo è diventato buio, e guardare verso Ovest, cioè verso la stessa zona del cielo in cui il Sole è calato sotto l'orizzonte.

Per primi si noteranno i due pianeti più luminosi: Venere e, più in alto a sinistra, Giove. Poi, mano a mano che l'occhio si adatterà, si scorgeranno anche Marte e Saturno. Solo chi ha la fortuna di avere un cielo particolarmente limpido e un orizzonte libero da ostacoli potrà scorgere, rasente l'orizzonte, la fioca luce di Mercurio. In alcune giornate subito dopo la metà di aprile e attorno alla metà di maggio ci si metterà di mezzo anche uno spicchio di Luna crescente.

Per apprezzare i particolari dei pianeti più grandi si potrà ricorrere a un binocolo o, meglio ancora, a un telescopio. Giove mostrerà i suoi maggiori satelliti e le fasce parallele all'equatore; Saturno gli anelli. I più esperti potranno tentare fotografie d'insieme con una posa di alcuni secondi, per registrare l'evento su pellicola tradizionale o su macchina fotografica digitale.

Quando si parla di allineamento dei pianeti, la gente pensa che i vari corpi celesti siano perfettamente in fila lungo una linea retta. In realtà, pur stando ciascuno sulla propria orbita, molto distanti l'uno dall'altro, i pianeti si trovano soltanto approssimativamente lungo la stessa direzione. L'attuale allineamento, per esempio, vede i pianeti sparsi entro un arco di 23 gradi, quindi è abbastanza «largo».

L'ALLINEAMENTO DEL MAGGIO 2000

Fu molto più stretto, circa 15 gradi, l'allineamento planetario del maggio 2000. Ma in quel caso i cinque pianeti non furono visibili tutti insieme in un colpo d'occhio perché la riunione avvenne dalla parte opposta rispetto alla Terra, col Sole in mezzo.

Secondo una ricerca effettuata su un periodo di 8.000 anni, gli allineamenti larghi dei cinque pianeti visibili, cioè quelli maggiori di 10 gradi, si verificano, in media, tre volte ogni secolo. Molto più rari quelli stretti, sotto i 10 gradi, che si verificano alla media di uno ogni tre secoli.


IL PROSSIMO ALLINEAMENTO NEL 2040

- Il prossimo allineamento stretto, di 8 gradi circa, si verificherà a settembre del 2040. Più larghi gli altri due allineamenti successivi del luglio 2060 e del novembre 2100. Tuttavia, nel secolo presente, ai fini del colpo d'occhio, l'allineamento planetario in corso è giudicato il migliore. Vale proprio la pena dedicargli qualche minuto d'osservazione, esortando i più giovani a imparare a distinguere i pianeti fra loro e dalle altre stelle luminose.

Fonte: corriere.it
Vesna Tomasevic
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