01/01/2013 - 01:00

I limiti di velocità dei veicoli commerciali

Terra!, Legambiente e Amici della Terra chiedono provvedimenti più efficaci per coniugare sicurezza stradale e tutela ambientale. Nove italiani su dieci sono favorevoli all'introduzione di limitatori di velocità per furgoni e veicoli commerciali leggeri, e un italiano su tre pensa che tali limitatori debbano essere impostati a una velocità di 90km/h, nell'ottica di una maggiore sicurezza e tutela dell'ambiente.
Questo il risultato di un sondaggio realizzato da Doxa su incarico di Amici della Terra, Legambiente e Terra! - in collaborazione con il network europeo Transport & Environment -, che chiedono al governo di attivarsi affinché, in sede comunitaria, venga sviluppata una legislazione coerente con l'opinione espressa dai cittadini. Secondo l'indagine, l'89% degli italiani maggiorenni è favorevole all'introduzione di speed limiters - dispositivi montati sui veicoli che impediscono il superamento di una determinata velocità e già obbligatori per camion e autocarri - per veicoli commerciali, furgoni e caravan, al momento non coperti da nessuna legislazione specifica. Il favore è superiore tra le donne (93%) e cresce con l'età (raggiunge il 93% tra coloro che hanno oltre 54 anni). Inoltre, un dato ragguardevole è quello relativo al limite di velocità: il 33% degli italiani preferirebbe un limite di 90 km/h, ed un 48% vorrebbe che la velocità non fosse superiore ai 110 km/h. I risultati per l'Italia confermano quanto già emerso in due precedenti sondaggi realizzati lo scorso anno in Germania, evidenziando un forte orientamento dell'opinione pubblica in due dei principali paesi dell'Unione per una legislazione più stringente sulla sicurezza stradale e la tutela ambientale in materia di riduzione di emissioni inquinanti e gas serra.

Infatti, secondo una recente statistica ISTAT e ACI sugli incidenti stradali (rif. Italia, anno 2009), risulta che i veicoli adibiti al trasporto merci, ivi inclusi i veicoli commerciali oggetto del sondaggio, sono responsabili per oltre il 30% degli incidenti mortali che si verificano sulle strade e autostrade nazionali. Inoltre, come riportato dall'Agenzia Europea per l'Ambiente, una riduzione dei limiti di velocità consentirebbe una sensibile riduzione delle emissioni di CO2 dovute al parco veicoli circolante. Ad esempio limitare la velocità a 100km/h porterebbe una riduzione fino al 7% delle emissioni di CO2 e una diminuzione di incidenti e vittime della strada fino al 46%, come riportato nel rapporto di Transport & Environment "Speed limiters for vans in Europe: Environmental and safety impacts". La stessa Commissione Europea, nel libro bianco sul futuro dei trasporti (Road map to a Single European Transport Area - Towards a competitive and resource efficient transport system) , pubblicato lo scorso 28 marzo, ha considerato tra i possibili futuri interventi legislativi sul trasporto su strada anche l'introduzione di nuovi limiti di velocità comunitari, nonché l'obbligo di limitatori di velocità per i veicoli commerciali leggeri.
Amici della Terra, Legambiente e Terra! chiedono che il governo si attivi affinché le istanze dei cittadini evidenziate dal sondaggio d'opinione, trovino un rapido riscontro nella formulazione di una proposta concreta e coerente anche con i principi ispiratori della Road map sui trasporti al 2050 e i suoi obiettivi. "L'unione Europea ha già ceduto lo scorso febbraio alle richieste delle lobby automobilistiche approvando obiettivi blandi per gli standard di emissioni per i veicoli commerciali, 147 grammi di CO2 per chilometro entro il 2020 rispetto ai 135 previsti inizialmente" - dichiarano le associazioni. "Ora è necessario cambiare rotta e proseguire nella strategia di riduzione delle emissioni da parte dei trasporti, uno dei settori maggiormente responsabile dei cambiamenti climatici, anche attraverso la modifica degli stili di guida e delle regole della circolazione stradale a beneficio, oltre che dell'ambiente, anche della sicurezza dei cittadini".
Tommaso Tautonico
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